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P4: Rinviato il voto su Papa. Il Parlamento dirà no al suo arresto?

Il Pdl lamento “intento persecutorio” da parte dei magistrati nei confronti del suo uomo. Ma a favore dell’arresto di Papa, accusato di essere manovrato dal faccendiere Bisignani, vi è tutta l’opposizione (forse anche la Lega Nord). Restano 15 giorni per riportare il caso in Aula.
A cura di Biagio Chiariello
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Slitta la disposizione sull’eventuale arresto del deputato Pdl, Alfonso Papa. La Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera, riunitasi questa mattina, ha deciso di rinviare la decisione su quella che sarà la sorte dell'ex magistrato accusato di aver preso parte alle rete intessuta da Luigi Bisignani in seno alla cosiddetta P4. Il rinvio è legato alla relazione di maggioranza presentata da Francesco Paolo Sisto. Il Pdl lamenta un “intento persecutorio” da parte dei pm napoletani nei confronti del suo uomo e la richiesta d'arresto non è motivata da “pericolo di fuga e possibilità di inquinamento delle prove da parte di Papa”. La Giunta tornerà a riunirsi mercoledì prossimo 6 luglio.

Sisto nella sua "arringa desolante", come l'ha definita Federico Palomba dell'Idv, ha chiesto l'acquisizione delle sedicimila pagine di atti allegati al fascicolo del pm su Papa, in quanto "nei suoi confronti ci sono stati pedinamenti, intercettazioni, foto. Dobbiamo tenere conto di questi parametri, molto gravi, e del fatto che le esigenze cautelari non sono calibrate". Ma il presidente della giunta Pierluigi Castagnetti (Pd), come ha raccontato ai giornalisti a Montecitorio la capogruppo democratica nella giunta Marilena Samperi, "ha invitato il relatore a evitare questa pretesa ai fini della decisione".

In realtà contro il deputato Pdl vi è tutta l'opposizione, dal Pd al Terzo Polo passando per l'Idv. Tutti concordi all'autorizzazione all'applicazione della misura cautelare per Papa. "Riteniamo che fumus persecutionis nei confronti dell’onorevole Papa non c’è, quindi voteremo a favore", ha spiegato Pier Ferdinando Casini, leader di  Udc. "Abbiamo esaminato le carte:un conto è Papa e un altro è Bisignani, dove ho visto molto chiacchiericcio, ma poco di rilevante dal punto di vista penale".  C' è anche l'incognita Lega Nord che non ha ancora chiarito quale sarà la sua posizione.

Tuttavia la sensazione è che l'atteso verdetto della giunta possa essere ulteriormente rinviato, anche perché i termini per la discussione del caso in Aula scadono il 15 luglio. Per cui le possibilità che il parlamentare del Pdl, accusato di raccogliere "notizie ed informazioni su dati sensibili riguardanti esponenti delle istituzioni ed alte cariche dello Stato, allo scopo di infangare e ricattare", possa rimanere saldamente sul suo scranno si fanno sempre più concrete.

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