181 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Bufera sul governo: richiesta d’arresto per un deputato Pdl nell’ambito dell’inchiesta P4

Dopo l’uno-due comunali-referendum arriva un’altra tegola sul Pdl. Ai domicilari Bisignani «amico di Letta». I pm ritengono di ritrovarsi tra le mani un’associazione a delinquere con lo scopo di condizionare gli organi di Stato. Tra i nomi emersi anche quelli di Verdini, Masi e Bocchino (non indagati).
A cura di Biagio Chiariello
181 CONDIVISIONI
bisignani

Si fa pesante l’aria attorno al Pdl. Dopo la doppietta comunalireferendum arriva un altro colpo assestato, manco a dirlo, da parte della Magistratura. L'inchiesta "P4" della Procura di Napoli ha portato agli arresti (ai domiciliari) di Luigi Bisignani (giornalista radiato dall'ordine, ex P2 e uomo d’affari potente almeno per la sua vicinanza a Silvio Berlusconi e Gianni Letta) e alla richiesta di arresto (ma in carcere) di Alfonso Papa, parlamentare ed ex magistrato. E la memoria va subito a Cosentino, Di Girolamo e Viespoli.

I pm Francesco Greco, John Henry Woodcock e Franco Curcio ritengono di ritrovarsi tra le mani l'ennesima associazione a delinquere proibita dalla legge Anselmi con l'obiettivo di condizionare gli organi dello Stato, che tra segreti istruttori,favoreggiamento, concussioni e dossier diffamatori, include nomi assolutamente di spicco a partire da Gianni Letta. Lo scorso 9 marzo Bisignani, con l'intento convincere i giudici della sua volontà a collaborare e, soprattutto, di evitare il carcere ha detto: "Informavo il dottor Letta delle informazioni comunicatemi da Papa, e in particolare di tutte le vicende [giudiziarie, n.d.] che potevano riguardarlo direttamente o indirettamente come la vicenda riguardante Verdini, come la vicenda inerente al procedimento che riguardava lui stesso (Letta) e Chiorazzo e come, da ultime, la vicenda inerente al presente procedimento".

“ “Bisignani era informato da Alfonso Papa sulle indagini nei confronti di Letta, Masi e Verdini” ”
I magistrati
Tra i comprimari un maresciallo del Ros dei carabinieri, Giuseppe Enrico La Monica, sfuggito all'arresto in Africa, che avrebbe contribuito a far acquisire all’'azzurro' Papa notizie su indagini a carico di Bisignani e su una richiesta di misura cautelare nei confronti della commercialista Stefania Tucci, ex compagna del potente uomo d’affari. In cambio, "il Papa chiese di appoggiare la sua candidatura alle elezioni del 2008", come rivela Bisignani.

Una oscura faccenda dalle cui rivelazioni dell'ex giornalista viene fuori anche il nome del Premier. Berlusconi si sarebbe attivato "con qualcuno" all'interno dell'Aise, l'Agenzia dei servizi segreti esterni, per aiutare lo stesso La Monica ad entrarvi: "Tale circostanza- prosegue Bisignani – me l’ha riferita il colonnello Sassu che mi disse che il Lavitola (il direttore dell’Avanti Valter Lavitola) aveva raccomandato il predetto maresciallo a Berlusconi che aveva poi parlato con qualcuno dell’Aise". La Monica in cambio avrebbe raccolto informazioni su un presunto coinvolgimento dell'ex Presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino in una indagine sul termovalorizzatore di Acerra.

E come se non bastasse, a rendere ancora più ingarbugliati i fatti subentra il rapporto di amicizia tra  Bisignani e Italo Bocchino. Quest'ultimo avrebbe informato il faccendiere dell'avvio di un'inchiesta (a Napoli) su Alfonso Papa e avrebbe chiesto all' "amico" se vi erano dettagli compromettenti sul suo conto. In particolare Bocchino chiese di "intercettazioni che riguardavano alcune schede procurate e diffuse da Papa. In quel frangente anzi mi chiese se io avessi avuto una di tale schede telefoniche".

Ma, stando alle parole di Bisignani, è impressionante la rete di rapporti intessuta da Alfonso Papa, con pm, politici e uomini d'affari italiani per acquisire illegalmente notizie riservate: la loggia avrebbe informato Mauro Masi sull'andamento dell’inchiesta di Trani legata alle intercettazione dell’ex dirigente Rai con Giancarlo Innocenzi sulle strategie per ostacolare Annozero e contribuito all'acquisizione di notizie secretate su indagini a carico di Lorenzo Borgogni, direttore centrale delle Relazioni esterne di Finmeccanica.

Ora toccherà alla giunta per le autorizzazioni esaminare la richiesta di arresto in carcere per l’ex magistrato – che al momento nega tutto. Si comincia mercoledì prossimo, stesso giorno della discussione in aula sulla verifica di governo. E il Pdl ora trema davvero.

181 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views