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Gentiloni: “Un mio governo bis? Chi vince governa, decideranno gli elettori”

Un Gentiloni bis? Saranno i cittadini e il presidente della Repubblica a decidere. A dichiararlo il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni a Che tempo che fa: “Ho preso un impegno che finisce con le elezioni. Credo sia rispettoso per il Parlamento e per i cittadini dare il peso giusto alle elezioni. Altrimenti non facciamo buon servizio alla democrazia. Saranno i cittadini, con il loro voto, a determinare l’esito delle elezioni”.
A cura di Charlotte Matteini
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Un ipotetico Gentiloni Bis al momento non sembrerebbe essere nei piani dell'attuale presidente del Consiglio. Nel corso di un'intervista rilasciata a Fabio Fazio durante la trasmissione televisiva "Che tempo che fa", il presidente del Consiglio, rispondendo a una domanda relativa all'ipotesi di un futuro governo bis a guida Gentiloni, ha risposto: "Non sono attrezzato. Ho preso un impegno che finisce con le elezioni. Credo sia rispettoso per il Parlamento e per i cittadini dare il peso giusto alle elezioni. Altrimenti non facciamo buon servizio alla democrazia. Saranno i cittadini, con il loro voto, a determinare l’esito delle elezioni. Non l’inerzia o un’alchimia per cui tanto rimane così. Un paese che litiga troppo, che non ha valori condivisi su politica estera e principi, è un Paese a rischio. A Roma mi chiamano “er moviola”, io sono orgoglioso di aver dato un contributo ad aver rasserenato clima. Spero che sia una campagna elettorale seria", ha spiegato Gentiloni.

"Penso che per rispetto agli elettori dobbiamo dire intanto che c’è una sfida il 4 marzo molto importante: ci sono tre blocchi principali, il centrosinistra di governo, il centrodestra e il M5S. Penso sia molto rilevante quello che gli elettori decideranno, il Pd può essere il primo partito, sulla base di quello che siamo e quello che abbiamo fatto. Il Pd ha la squadra più credibile. Non credo che nessuno degli altri partiti politici possa avere un’altra squadra di governo minimamente comparabile a quello del Pd. Sarà spocchioso un po’, ma è così. Chi farà il presidente del consiglio lo deciderà il presidente della Repubblica. Spero che l’Italia non giochi a Rischiatutto con forze che non sono in grado di assicurare governabilità. Il centrosinistra ha dimostrato di saper governare", ha proseguito il premier.

Riguardo alla mancata approvazione dello Ius Soli, Gentiloni ha dichiarato: "Certo che è il tempo, il che non toglie che non sia una questione controversa, perché una parte dell’opinione pubblica considera lo ius soli parente degli sbarchi e non parente dei bambini che frequentano scuole e palestre dei loro figli. Se la considera in questo modo, però, c’è spazio. Io sono parlamentare da tanti anni e da allora si discuteva di unioni civile e biotestamento. Il fatto che si sia riusciti a fare queste due leggi è una medaglia per il governo. La legge sullo Ius Soli non siamo riusciti a farla per una banalità: non avevamo i numeri in Senato. Purtroppo in politica è così: se non hai i numeri non ce la fai". 

In conclusione, rispondendo a una domanda relativa all'abolizione del Canone Rai, il presidente Gentiloni ha dichiarato di essere favorevole a un'esenzione per le fasce più disagiate: "Mi pare sia stata questa la proposta fatta alla fine dal segretario del Pd. Io ad esempio concentrerei il pagare di meno su alcune famiglie e fasce più disagiate: ci sono 150-200mila i nuclei esentati, si potrebbe allargare a quelli composti da una sola persona. La televisione è un antidoto alla solitudine. Non sarà la Bbc, ma subito dopo è il più grande servizio pubblico del Mondo. Mi dispiace che non si percepisca".

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