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Generale Tricarico sulle cause della morte di Prigozhin: “Inverosimile sia stato un incidente aereo”

L’intervista di Fanpage.it al generale Leonardo Tricarico, già capo di stato maggiore dell’Aeronautica Militare italiana: “Difficile dire con esattezza quali sono le cause dell’incidente aereo che si è verificato in Russia e in cui è morto il capo della Wagner Prigozhin. Inverosimili le ipotesi ucraina e del banale incidente. La più plausibile è quella caldeggiata anche dal presidente Biden, e cioè che non succede niente che Putin non voglia”.
Intervista a Generale Leonardo Tricarico
Ex Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare.
A cura di Ida Artiaco
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"L'ipotesi dell'incidente sembra inverosimile. La causa più plausibile potrebbe essere quella della responsabilità di Putin, ma tutto deve essere dimostrato. La certezza della dinamica di quanto successo al capo della Wagner Yevgeny Prigozhin si potrà avere solo se la Russia seguirà le regole previste dall'Annesso 13 dell'Icao".

A parlare a Fanpage.it è il generale Leonardo Tricarico, già capo di stato maggiore dell'Aeronautica Militare italiana, che ha commentato l'incidente aereo verificatosi ieri pomeriggio in Russia, in cui è rimasto ucciso Prigozhin, il suo braccio destro Dmitri Utkin e altre 8 persone, inclusi 3 membri dell'equipaggio.

I passeggeri erano a bordo di Embraer E35 Legacy 600, che è precipitato poco dopo il decollo da Mosca, vicino al villaggio di Kuzhenkino, nella regione occidentale di Tver. Molti hanno accreditato la responsabilità di quanto successo al presidente russo Putin, che aveva definito lo stesso Prigozhin un traditore dopo il fallito ammutinamento di fine giugno. Ma si tratta ancora di ipotesi.

Il generale Leonardo Tricarico
Il generale Leonardo Tricarico

Generale Tricarico, cosa può essere successo ieri in Russia?

"Che cosa sia successo non lo possiamo ancora sapere. La vicenda Prigozhin, come tante altre, fin dal suo nascere è sempre stata avvolta da misteri e depistaggi. L'ipotesi più plausibile è quella caldeggiata anche dal presidente Biden, e cioè che non succede niente che Putin non voglia. C'è anche l'ipotesi ucraina, ma sembra abbastanza inverosimile che Kiev sia riuscita a sabotare un velivolo del genere e a metterci una bomba a bordo o tanto meno ad abbatterlo, il che è impensabile perché era abbondantemente in territorio russo e non mi sembra che ci sia questa possibilità. Così come inverosimile mi pare l'ipotesi del banale incidente aereo, ma non si può escludere a priori".

Crede ci sia, dunque, la mano di Putin?

"Diciamo che le cause più plausibili sono quelle che vengono accreditate da tutti alla responsabilità di Putin. Dopo il fallito ammutinamento della Wagner, non è mai stato chiarito in che termini fosse rimasto il rapporto Putin-Prigozhin e se il conto dovesse essere chiuso una volta per tutte, come probabilmente è successo, ma si tratta comunque di ipotesi che devono essere dimostrate. Il che può essere fatto solo seguendo le regole previste dall'Annesso 13 dell'Icao che porterebbe a identificare con certezza le cause di quanto successo".

Cioè?

"Se come in questo caso non c'è l'evidenza delle cause dell'incidente è bene non sbilanciarsi mai in ipotesi che poi vengono smentite dalle investigazioni. Ogni incidente di volo deve rispettare delle norme accettate da tutti, anche dalla Russia. La quale fa parte di una organizzazione internazionale che si chiama Icao, che è una agenzia autonoma delle Nazioni Unite che riguarda l'aviazione civile, e come tale è tenuta a rispettare alcune regole fondamentali utili a capire le cause dell'incidente senza alcun tipo di dubbio".

Da Twitter: Nexta.
Da Twitter: Nexta.

Di che regole parla?

"Sono contenute in un documento dell'Icao che si chiama Annesso 13 e che indica i passi che vanno compiuti e che anche la Russia è tenuta a compiere. Mosca dovrà nominare una commissione fatta con degli esperti a cui devono partecipare obbligatoriamente alcuni soggetti che sono: lo Stato di registrazione del velivolo, lo Stato che lo ha progettato, lo Stato che lo ha costruito e in cui operava. Se è vero che si tratta di un Embraer, il velivolo è di origine brasiliana.

Ancor prima dell'istituzione della commissione, i resti dell'aereo devono essere protetti, tutta l'area dell'incidente deve essere recintata e sorvegliata e nessuno si deve poter avvicinare se non i membri della commissione e della magistratura. Perché dico che questo è molto importante? Se fosse stato un missile ad abbattere quel velivolo ci sarebbero chiare evidenze. Il missile lascia sempre una firma, il relitto parla sempre. Se così non fosse, il rottame deve essere custodito ed esaminato quanto prima dagli esperti, perché alcune tracce potrebbero scomparire.

Altro aspetto importante sono le comunicazioni radio, che devono essere custodite per evitare che vengano manipolate. Se è stato un missile evidentemente c'è stata una interlocuzione degli enti del traffico civile e della difesa aera e da lì si potrà fare ulteriore luce sulla cause dell'incidente. Solo seguendo queste regole non ci sarebbero difficoltà ad arrivare alla verità, se a provocare l'incidente sia stata la Russia stessa. Si dovrà poi fare un rapporto entro il limite massimo di 1 anno. Ci sarà da questo punto di vista trasparenza".

Crede che ci si potrà fidare di Mosca?

"Il fatto principale è che la Russia ottemperi a degli impegni che ha sottoscritto e che le investigazioni su questo incidente proseguano a norma di legge. Se questo avvenisse, cosa della quale dubito fortemente, non si avrebbero problemi a capire cosa è successo, soprattutto dalla lettura del relitto e da tutti gli altri elementi considerati. Ma, ripeto, dubito che la Russia ottempererà a questi obblighi".

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