930 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Eleonora Bottaro morì a 18 anni rifiutando la chemio: a processo i genitori

I genitori di Eleonora Bottaro erano stati prosciolti dall’accusa di omicidio colposo, ma contro il verdetto è stato presentato e accolto un ricorso. La diciottenne padovana si spense a causa della leucemia il 29 agosto 2016 perché, secondo gli inquirenti, fu illusa dai genitori sulle teorie di Ryke Geerd Hamer.
A cura di Susanna Picone
930 CONDIVISIONI
Immagine

I genitori di Eleonora Bottaro, la ragazza di Bagnoli di Sopra (Padova) morta a diciotto anni dopo aver rifiutato la chemioterapia, andranno a processo. Dopo essere stati scagionati lo scorso 30 novembre perché “il fatto non costituisce reato”, il procuratore aggiunto Valeria Sanzani ha presentato richiesta d’appello alla Corte di Venezia per una questione formale e quella richiesta, come anticipa il Corriere del Veneto, è stata ora accettata. I coniugi Lino e Rita Bottaro compariranno davanti al giudice monocratico di Padova il prossimo 25 ottobre.

Eleonora aveva la leucemia e rifiutò la chemioterapia – Eleonora Bottaro morì il 29 agosto del 2016 a causa delle leucemia.  Pochi giorni prima, il 14 agosto, aveva compiuto diciotto anni. La ragazza aveva rifiutato la chemioterapia e proprio questa decisione aveva portato la Procura di Padova a indagare per omicidio colposo aggravato dalla previsione dell’evento i genitori, seguaci del medico tedesco Ryke Geerd Hamer. Il 30 novembre 2017 la coppia era stata prosciolta dal giudice per le indagini preliminari ma il 5 aprile scorso il procuratore aggiunto Sanzani ha presentato richiesta d’appello alla Corte di Venezia, per una questione formale: non era il gup a doversi esprimere in maniera definitiva, perché molti elementi sarebbero potuti essere esaminati in dibattimento. Dunque la Corte d’Appello ha accolto la richiesta della Procura di Padova, rinviando a giudizio i genitori di Eleonora per omicidio colposo aggravato dalla previsione dell’evento.

Eleonora aveva ereditato le "illusioni" dei genitori – La coppia aveva osteggiato la terapia tradizionale per la figlia firmandone le dimissioni dall’Azienda ospedaliera di Padova e convincendola di quanto fosse nociva la chemio. Nonostante i medici della Oncoematologia pediatrica avessero garantito l’80% di possibilità di guarigione se fosse stato osservato il protocollo ufficiale, la ragazza preferì una clinica svizzera dove le somministrarono cortisone e vitamina C. Nella richiesta di appello il pm Sanzani scrive che Eleonora aveva ereditato “le illusioni” dei genitori. Genitori che sarebbero stati non colpevoli, secondo la tesi della Procura, se per ignoranza non fossero stati a conoscenza delle opportunità offerte dalla scienza per salvare la ragazza ma in questo caso sussiste la volontà di andare contro la medicina. Secondo il magistrato, nonostante abbiano agito per amore, i signori Bottaro hanno messo in essere tutti i presupposti perché si giungesse alla morte annunciata di Eleonora e quindi devono affrontare un giudizio.

Il commento del primario della Oncoemaologia pediatrica di Padova – “È una decisione importante da parte della Corte d’Appello, non solo per questo caso e soprattutto in un momento in cui la medicina ufficiale è sotto attacco, vedi per esempio la questione vaccini — ha detto, come si legge sul Corriere del Veneto, Giuseppe Basso, primario della Oncoemaologia pediatrica di Padova —. La medicina ufficiale deve avere un ruolo preciso. Eleonora soffriva di leucemia linfoblastica di tipo B2, ad alto tasso di guarigione, ma i genitori hanno rifiutato le cure e quando il Tribunale dei Minori, da noi interpellato, le ha imposte, avevano firmato le dimissioni della figlia da tre giorni”.

930 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views