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Di Maio annuncia la pensione di cittadinanza da 780 euro e attacca Fornero: “Ancora parla?”

“Il superamento della legge Fornero è certo, come è certa l’introduzione della pensione di cittadinanza che aumenta la pensione minima a 780 euro. La Fornero ha ancora il coraggio di parlare per dire che non si può abbassare l’età pensionabile come invece vogliamo fare con la ‘manovra del Popolo’. Lei che ha sulla coscienza milioni di italiani e che con la sua riforma lacrime e sangue ha creato i poveri di oggi”, ha dichiarato il vicepremier Luigi Di Maio.
A cura di Charlotte Matteini
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Nonostante le divergenze con la Lega di Matteo Salvini, il vicepremier Luigi Di Maio non molla sulla pensione di cittadinanza e annuncia che l'assegno minimo da 780 euro sarà introdotto con la prossima legge di bilancio, da varare entro la fine dell'anno. In un post pubblicato sul suo account Instagram, Di Maio ha spiegato: "Il superamento della legge Fornero è certo, come è certa l'introduzione della pensione di cittadinanza che aumenta la pensione minima a 780 euro. La Fornero ha ancora il coraggio di parlare per dire che non si può abbassare l'età pensionabile come invece vogliamo fare con la ‘manovra del Popolo'. Lei che ha sulla coscienza milioni di italiani e che con la sua riforma lacrime e sangue ha creato i poveri di oggi".

Secondo quanto si apprende da iniziali annunci e indiscrezioni, il governo, oltre al superamento della legge Fornero mediante l'introduzione della cosiddetta "quota 100" con almeno 62 anni di età o almeno 36 o 37 anni di contributi versati, si prevede l'innalzamento dell'assegno pensionistico minimo (che attualmente è pari a circa 480 euro mensili) a 780 euro mensili – valore che l'Istat considera come soglia di povertà relativa in Italia – la stessa cifra prevista dal reddito minimo di cittadinanza condizionato proposto e voluto dal Movimento 5 Stelle.

La pensione di cittadinanza, però, sembra non sarà riconosciuta a tutti coloro che percepiscono una pensione inferiore all'importo minimo prestabilito, ma solo a chi ha un reddito familiare e un patrimonio insufficiente per vivere una vita dignitosa e dunque si trova in una condizione di povertà pressoché assoluta, dunque verrebbe preso in considerazione non solo il reddito del titolare della prestazione, ma anche altri fattori come il numero di familiari a carico ed il reddito del coniuge. La pensione di cittadinanza costerà circa 4 miliardi di euro e a beneficiarne saranno circa 4,5 milioni di pensionati.

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