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Ucraina – Russia, Stephen King: “Se un bambino grande picchia un bambino piccolo, devi fermarlo”

Stephen King commenta l’assoluta insensatezza dell’attacco russo: “Non stai a guardare mentre un bambino grande picchia un bambino più piccolo”.
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Alle prime ore dell'alba, intorno alle 4.30 italiane del 24 febbraio, la dichiarazione di Vladimir Putin che ha dato il via all'invasione della Russia in Ucraina ha fatto svegliare il mondo occidentale nel mezzo di una guerra che tutta l'umanità voleva fortemente scongiurare. In un momento come questo, reazioni come quelle di un autore del calibro di Stephen King aiutano con poche semplici parole a cogliere l'assoluta insensatezza del gesto del Presidente russo. Su Twitter, l'autore di "Carrie", "Misery" e "It" ha scritto: "Quello che la maggior parte di noi ha imparato da bambini nel parco giochi: non stai a guardare mentre un bambino grande picchia un bambino più piccolo. Potresti prendere un pugno o due per far smettere il ragazzo grande, ma è questa la cosa giusta da fare"

Un autore come Stephen King ha scritto opere dal valore letterario indiscutibile, che travalicano e tradiscono qualsiasi riduzione a un genere letterario. Negli anni '80 l'etichetta di "Re del Brivido" ha fatto più comodo al mercato dell'editoria che allo scrittore stesso, che si è ritrovato un adesivo appiccicato addosso che definire sminuente è poco. In quarant'anni di carriera, da "Carrie" fino a "L'ultima Missione di Gwendy" passando per il prossimo di pubblicazione "Fairy Tale: Favola", Stephen King ha dimostrato di possedere le carte in regola per il tanto ricercato ‘grande romanzo americano' (provocatoriamente, George Beahm nel saggio monstre "Il grande libro di Stephen King" lo chiama il "Grande Romanziere Americano"). È anche per questo motivo che questo suo tweet a una giornata dall'inizio del conflitto tra Russia e Ucraina assume un peso specifico chiaro e definito.

Stephen King ha raccontato centinaia di storie mettendo a nudo le questioni umane, i problemi sociali. Lo ha fatto producendo un equilibrio magico tra le varie fonti della sua immaginazione viaggiando tra i generi letterari senza mai fermarsi: horror puro, perturbante, coming-of-age, noir, hardboiled. Ogni volta ci ha spogliato dei nostri orpelli e ci ha fatto vedere dritto in faccia quanto è facile diventare mostruosi. Non per spingerci a esserlo, ma per cercare con ogni forza di mantenere la rotta e stare lontano dai guai. Ecco perché questo tweet sul conflitto tra Russia e Ucraina è un tweet che fa rumore.

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