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Torino, consulente finanziario imbavagliato e ucciso in auto: arrestato autore dell’omicidio

È stato arrestato questa mattina il presunto autore dell’omicidio di Luciano Ollino, commercialista e consulente finanziario che è stato legato, imbavagliato e ucciso nella sua auto a Torino a giugno. Il cadavere era stato ritrovato all’interno della vettura, in una piazzola di sosta di una strada sterrata tra Torino e Moncalieri.
A cura di Stefano Rizzuti
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immagine di repertorio
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Il presunto autore dell’omicidio di Luciano Ollino, il 60enne commercialista e consulente finanziario trovato assassinato nella notte tra l’8 e il 9 giugno, è stato arrestato questa mattina dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Torino. L’operazione è avvenuta all’alba: la persona arrestata è un 42enne, venditore di autovetture. Conosceva la vittima ed era suo inquilino in un appartamento di un residence di Pecetto Torinese. Ollino era stato trovato senza vita in una strada sterrata di collina tra Torino e Moncalieri. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, il movente nascerebbe in seguito a dei dissidi tra i due, relativi soprattutto a questioni economiche e alla compravendita di un immobile nell’hinterland torinese, che era di proprietà del consulente.

L'omicidio di Luciano Ollino: legato, imbavagliato e ucciso

La vittima era stata legata e imbavagliata. Poi raggiunta da sei colpi di pistola all’interno della sua auto, una Bmw che era stata trovata parcheggiata in una piazzola di sosta con il cadavere sul lato passeggero. I carabinieri avrebbero documentato tutte le fasi del delitto, ricostruendo gli spostamenti effettuati dalla vittima quel giorno, fino ad arrivare all’incontro con l’omicida che, nel tentativo di non attirare l’attenzione su di sé, nelle ore successive al delitto si era allontanato dal Piemonte, dirigendosi al Sud Italia per crearsi così un alibi.

Le accuse: omicidio e rapina

La persona arrestata questa mattina all’alba viene accusata non solo di omicidio, ma anche di aver sottratto al commercialista, una volta ucciso, 1.150 euro in contanti che la vittima teneva nella tasca dei pantaloni: era una quota di un canone di affitto ritirato poco prima. L’arrestato è stato portato in carcere a Torino e dovrà rispondere delle accuse di omicidio volontario, porto e detenzione illegale di arma da fuoco e rapina aggravata.

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