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Sicilia, sequestrata la Scala dei Turchi e indagato il proprietario dell’area

Sigilli alla Scala dei Turchi, uno dei tratti più suggestivi della Sicilia che richiama ogni anno centinaia di migliaia di visitatori. Il Procuratore capo Luigi Patronaggio ha iscritto anche nel registro degli indagati Ferdinando Sciabarrà, che sostiene di essere il proprietario dell’area.  Il reato che gli viene contestato è di occupazione di demanio pubblico.
A cura di Susanna Picone
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La Guardia Costiera di Porto Empedocle ha apposto i sigilli agli accessi alla Scala dei Turchi, uno dei tratti più suggestivi della Sicilia sul litorale di Agrigento, caratterizzato da una parete di marna bianca attrazione per migliaia di visitatori ogni anno. A disporre il sequestro è stato il procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio, che ha iscritto nel registro degli indagati Ferdinando Sciabarrà che è catastalmente proprietario di una grossa parte dell’area sulla costa agrigentina. L'ipotesi di reato che viene contestato dalla magistratura è di occupazione di demanio pubblico. "A fronte di un sito di immenso valore storico, paesaggistico e geologico, si deve purtroppo registrare una carente tutela del sito stesso, verosimilmente attribuibile all'ambiguo status giuridico dello stesso”, è quanto ha scritto la Procura nel provvedimento di sequestro. Fra il proprietario delle particelle catastali e il Comune di Realmonte è in corso da tempo una diatriba anche giudiziaria.

L'indagine della Procura di Agrigento – "II sito viene rivendicato come di proprietà dell'indagato che ne detiene il possesso di fatto. L'indagato, da parte sua – scrivono i magistrati della Procura di Agrigento – senza avere mai effettuato alcuna opera a protezione del sito, sia dal punto di vista della tutela paesaggistica che della messa in sicurezza, ha avanzato pretese di carattere economico sullo sfruttamento del sito e ha preteso di effettuare opere di recinzione dello stesso, così innescando un contenzioso con il Comune di Realmonte che ha contestato all'indagato la proprietà del bene”. L'indagine della Procura era stata aperta mesi fa, all'inizio dello scorso dicembre, a carico di ignoti, per inosservanza delle norme a tutela dei beni artistici, culturali e ambientali sulla situazione nella Scala dei Turchi. Nei giorni immediatamente precedenti si erano registrati dei cedimenti dal costone di marna bianca della Scala dei Turchi. La Procura farà una conferenza stampa con la Capitaneria di porto per spiegare i particolari del sequestro della falesia di marna bianca.

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