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Postina morta a Montebelluna: alla guida della Porsche c’era Ermanno Boffa, genero di Benetton

Alla guida della Porsche coinvolta in un incidente mortale a Montebelluna c’era Ermanno Boffa, noto commercialista di Treviso e genero di Gilberto Benetton per aver sposato la figlia Sabrina. Si è scontrato con la Fiat Panda guidata da una postina, Evelina Federigo, morta dopo tre giorni di agonia in ospedale.
A cura di Susanna Picone
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C’era Ermanno Boffa, il genero di Gilberto Benetton, alla guida della Porsche contro la quale si è scontrata con la sua Panda di servizio Evelina Federigo, la postina morta domenica dopo tre giorni di agonia. Boffa, noto commercialista di Treviso marito di Sabrina Benetton, potrebbe ora essere indagato con l’accusa di omicidio stradale nell’inchiesta che dovrà far luce sulla dinamica del tragico incidente. Lo schianto risale al pomeriggio del 18 giugno: l'incidente stradale è avvenuto a Montebelluna lungo la Feltrina, all’altezza dell’incrocio con via Argine e via Cal Trevisana, alle porte della zona industriale. Secondo una prima ricostruzione al vaglio degli agenti della polizia stradale di Treviso, la postina al volante della Panda si sarebbe immessa da una laterale sulla Feltrina, andando a sbattere contro una Porsche Panamera. L’impatto è stato violentissimo.

Sul posto sono subito intervenuti i sanitari del Suem 118 che hanno trasferito la donna alla guida della Panda in elicottero all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso. Purtroppo però per Evita – così la chiamavano tutti – non c'è stato nulla da fare. Dopo tre giorni di agonia il suo cuore ha smesso di battere. Originaria della Campania, la quarantunenne era residente a Cascina, in provincia di Pisa. Era sposata e aveva due figli. Era arrivata a Montebelluna da circa un anno, aveva un contratto con Poste Italiane.

"Sono sconvolto, faccio persino fatica a parlare. Non ho potuto fare nulla per evitare l'incidente, quell'auto è sbucata all'improvviso da una laterale e mi ha centrato in pieno", le parole riportate dal Gazzettino dall'uomo alla guida della Porsche. Anche Boffa è rimasto ferito nell'incidente ed è stato dimesso con 30 giorni di prognosi, un forte trauma cranico e lo sterno rotto. "Quando sono sceso dall'auto ho visto il corpo di quella donna a terra, sull'asfalto. Era stata catapultata fuori dall'abitacolo. Non so se indossasse o meno le cinture, ma c'era sangue ovunque. Una scena terribile, di cui non riesco ancora a capacitarmi. Mi sono avvicinato e ho cercato di soccorrerla. All'inizio respirava, ma aveva preso una botta terribile. La Panda non sembrava avere molti danni. Poi sono arrivate le ambulanza e l'elicottero del 118. Da lì non ho saputo più nulla, perché sono stato anche io ricoverato in ospedale, a Montebelluna", la sua ricostruzione dell'incidente mortale.

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