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Omicidio Niccolò Ciatti, irreperibile il ceceno condannato per omicidio: “È scappato”

Il ceceno Rassoul Bissoultanov, condannato a 15 anni in primo grado in Spagna per l’omicidio di Niccolò Ciatti, è risultato irreperibile a un’udienza in programma stamani a Girona.
A cura di Susanna Picone
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Niccolò Ciatti
Niccolò Ciatti

Il ceceno Rassoul Bissoultanov, condannato a 15 anni in primo grado in Spagna per l'omicidio di Niccolò Ciatti, il 22enne di Scandicci (Firenze) ucciso con un calcio alla testa durante una vacanza in Spagna, sarebbe in fuga. L'uomo è risultato irreperibile a un'udienza in programma stamani a Girona: il tribunale avrebbe dovuto decidere sul suo eventuale ritorno in carcere. In Spagna, in caso di sentenze non definitive come quella di primo grado inflitta a  Bissoultanov, è prevista un'udienza in cui il giudice, sentendo le parti, è chiamato a decidere se ordinare la carcerazione preventiva del condannato. Bissoultanov non si è presentato stamattina a quella convocata per studiare il suo caso. In questi casi agli accusati viene di solito concesso tempo fino alle ore 15 per presentarsi.

È la famiglia Ciatti, rappresentata nell'udienza dai propri legali, a dare notizia di quanto accaduto. A causa dell'assenza dell'imputato, il magistrato ha emesso un mandato d'arresto internazionale nei suoi confronti. Raddoul Bissoultanov era in regime di libertà vigilata in Spagna, dopo che l'estate scorsa era stato scarcerato per decorrenza dei termini. Il 3 giugno scorso era stato condannato per l'omicidio volontario di Niccolò Ciatti. Per l'omicidio del giovane italiano è in corso anche un processo ‘parallelo' dinanzi alla corte d'assise di Roma.

"Confido che la circostanza che l'assassino sia scappato non vanifichi tutti gli sforzi della difesa, la pazienza e la fiducia nella giustizia di una famiglia che piange un figlio morto", il commento dell'avvocato Agnese Usai, legale della famiglia di Niccolò Ciatti. Attualmente non è noto dove si trovi il condannato: raggiunto dall'ANSA, l'avvocato difensore di Bissoultanov non ha voluto rilasciare dichiarazioni.

Il 5 luglio scorso, quando era arrivata la decisione sulla condanna al ceceno, il padre di Niccolò aveva commentato con rabbia la pena minima per l'assassino del figlio. "Ci troviamo di fronte persone che dovrebbero essere dalla nostra parte", "invece sono al fianco degli assassini. Siete la vergogna di un mondo civile", aveva scritto su Facebook Luigi Ciatti. "Continueremo a lottare per darti quella giustizia che meriti Niccolò", la sua promessa.

"Scappato… Ciò che abbiamo temuto fin da subito si è avverato e questo grazie alla complicità di un giudice spagnolo troppo dolce nei confronti dei delinquenti e di un avvocato italiano che va a cercare un cavillo burocratico per farlo scarcerare…Siete proprio l'emblema di questa giustizia europea che fa acqua da tutte le parti… Non ho mai augurato del male a nessuno ma adesso ho proprio voglia di dirvi "speriamo tocchi ai vostri figli", così capirete cosa vuol dire…". Lo sfogo su Facebook, in un post
sul gruppo ‘Giustizia per Niccolò Ciatti', Marco Azzolina, zio del 22enne di Scandicci.

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