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Crocifissi spezzati e madonne fatte a pezzi: 5 chiese profanate e vandalizzate in Francia

Almeno nove episodi di vandalismo si sono consumati ai danni di cinque chiese in Francia nelle ultime due settimane. Statue e crocifissi profanati, incendi dolosi e oggetti sacri distrutti hanno suscitato grande indignazione nella comunità cattolica francese. La Conferenza Episcopale d’Oltralpe si è detta molto preoccupata, mentre sono in corso le indagini da parte delle autorità locali. Per ora è stato fermato un 17enne autore di un atto di profanazione nella cattedrale di Lavaur, vicino Tolosa.
A cura di Gennaro Punzo
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Oggetti sacri saccheggiati o profanati statue e effigi distrutte, tabernacoli divelti, muri imbrattati. Si moltiplicano gli atti di vandalismo commessi ai danni di alcune chiese in Francia, un fenomeno che sta preoccupando non poco l'ambiente cattolico d'Oltralpe e la Conferenza episcopale francese. Sarebbero, infatti, almeno nove gli episodi registrati dall'inizio del mese, l'ultimo si è verificato domenica scorsa nella parrocchia di San Nicola a Maison-Laffitte, piccolo comune a nord di Parigi, dove il tabernacolo è stato completamente divelto dal muro e scaraventato a terra. Una violenza nei confronti del simbolo della fede cattolica che ha scosso la comunità parrocchiale e l'intera cittadina.

Le chiese profanate

La lunga serie di atti vandalici è iniziata lo scorso 4 febbraio nella parrocchia San Nicola di Houilles,  a nord ovest di Parigi, saccheggiata e profanato per ben tre volte nel giro di dieci giorni: una statuta raffigurante la madonna è stata completamente distrutta, e sull'altare sono stati scaraventati al suolo una croce e il trono di legno che ospita il prete durante le celebrazioni.

Il giorno dopo un incendio è stato appiccato alla cattedrale di Saint-Alain a Lavaur, vicino Tolosa, dove il fuoco ha completamente divorato il muro del tabernacolo e un presepe permanente esposto all'interno della cattedrale.

Nella stessa cattedrale un crocifisso è stato profanato: il braccio della statua di Cristo è stato posizionata davanti al volto nel tipico gesto del "Dab", l'esultanza resa famosa dal centrocampista francese Paul Pogba. Un folle gesto commesso probabilmente da un 17enne fermato qualche ora dopo dalla polizia che è riuscita ad intercettarlo grazie alle immagini riprese da alcune telecamere di sorveglianza posizionate all'estremo dell'edificio sacro. Il ragazzo, secondo quanto riferito dai media locali, avrebbe ammesso le proprie responsabilità. Gli inquirenti sono sulle tracce dei complici.

Il 6 febbraio a Nimes, a sud ovest della Francia, nella chiesa Notre-Dame des enfants alcuni sconosciuti si sono introdotti nell'edificio per distruggere il tabernacolo e disperdere le ostie consacrate. E non solo, sui muri dell'edificio i vandali hanno perfino disegnato delle croci con escrementi umani e animali. Un vero e proprio scempio si è presentato davanti agli occhi di un fedele che ha scoperto il macabro atto all'apertura dell'edificio.

Sabato scorso, infine, a Digione nella regione della Borgogne, nella chiesa Notre-Dame sono stati commessi vari atti di vandalismo con le ostie custodite nel tabernacolo gettate per terra e vari oggetti liturgici completamenti distrutti.

Le cause di un pericoloso fenomeno

Le autorità stanno indagando per sapere se possa esserci un legame tra gli atti vandalici, un'ipotesi che sembra alquanto improbabile, considerando che gli atti di vandalismo si sono consumati a diversi chilometri di distanza tra loro. È più probabile che si tratti di azioni commesse da bande di criminali, composte da ragazzini e adolescenti, intenzionati a lanciare segnali contro i simboli del cattolicesimo in un momento di grande confusione in Francia, dove anche la Chiesa può essere considerata un potere costituito contro cui reagire.

Il portavoce della Conferenza episcopale francese, Olivier Ribadeau Dumas, ha espresso ai media la preoccupazione per quanto sta avvenendo nel paese: "Chiese incendiate, saccheggiate e profanate. Non potremo mai abituarci al fatto che questi luoghi di pace possano essere preda di violenza, e che sia calpestato ciò che abbiamo di più bello e prezioso, il corpo di Cristo". Per ora la Chiesa francese non si sbilancia, in attesa che le indagini facciano chiarezza, ma i numeri degli atti di vandalismo ai danni dei luoghi di culto cristiani sono davvero preoccupanti. Secondo i dati in possesso del ministero degli Interni, infatti, solo nel 2017 su 978 atti di vandalismo, 878 sono stati commessi ai danni di chiese e cattedrali. 

Il fenomeno sta suscitando grande scalpore in tutto il paese, come testimoniano le parole di Abbé Grosjean, Segretario Generale della Commissione Etica e Politica della Diocesi di Versailles: "In mezzo a tanti episodi di violenza che agitano la nostra società in questo momento, c'è anche questo: le profanazioni delle nostre chiese. Questa violenza è grave: attenta dei luoghi di culto e di pace per tutti. Questo ferisce molto i credenti e la loro fede". A Digione l' Arcivescovo Roland Minnerath, ha celebrato ieri una messa di riparazione sottolineando l'importanza della chiesa Notre-Dame situata nel cuore della città e punto di riferimento per i cattolici e gli abitanti del paese.

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