Corte suprema Usa cancella diritto all’aborto, Amanda Knox: “Torno in Italia? Ci sono più diritti”
Se il presidente degli Stati Uniti d’America Joe Biden dice che oggi è un giorno triste per il Paese, un’altra cittadina americana ipotizza anche un ritorno in Italia dopo che la Corte Suprema Usa ha cancellato la sentenza che garantisce il diritto di aborto. È Amanda Knox, nota nel nostro Paese per il tragico caso del delitto di Meredith Kercher a Perugia, per il quale Knox – all’epoca dei fatti studentessa in Italia – è stata accusata e ha trascorso anni in carcere prima di essere definitivamente assolta.
Con un tweet Amanda Knox commenta la decisione della Corte Suprema Usa sull’aborto. E si chiede: "Devo tornare in Italia?". "L'Italia cattolica prevede più diritti riproduttivi umani degli Stati Uniti", si legge nel tweet di Knox, che pubblica una immagine che riassume la normativa italiana, con le donne che possono chiedere l'aborto per motivi di salute, economici o sociali e l’aborto che viene praticato gratuitamente negli ospedali pubblici o viene praticato in strutture private autorizzate a livello regionale.
La Corte suprema statunitense oggi ha abolito la storica sentenza Roe v. Wade con cui nel 1973 la stessa Corte aveva legalizzato l'aborto negli Usa. "La Costituzione non conferisce il diritto all'aborto", si legge nella sentenza. Una decisione che è stata presa da una Corte divisa, con 6 voti a favore e 3 contrari. Ora i singoli Stati sono liberi di applicare le loro leggi in materia.
"Oggi è un giorno triste per la Corte suprema e il Paese” ha detto Biden in un discorso questo pomeriggio. Il Presidente ha detto che ora "sono a rischio la salute e la vite delle donne nel Paese”. Secondo l’Onu, abolire il diritto ad abortire è "un colpo terribile ai diritti umani delle donne". "La sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti pronunciata oggi rappresenta una grave battuta d'arresto dopo cinque decenni di tutela della salute e dei diritti sessuali e riproduttivi negli Stati Uniti grazie alla sentenza Roe contro Wade. È un duro colpo per i diritti umani delle donne e per l'uguaglianza di genere”, così in una nota l'Alta commissaria Onu per i diritti umani Michelle Bachelet.