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Coppia aggredita in casa nella notte a Prato, 44enne ucciso e compagna ferita: fermato un amico

È stata la stessa donna ad allertare i soccorsi dopo essere rimasta ferita durante l’aggressione. Responsabile dell’attacco sarebbe un amico della coppia, arrestato poco dopo dai carabinieri e ora sotto interrogatorio. A fare il suo nome è stata proprio la donna che, ferita, è riuscita a trascinarsi in strada.
A cura di Antonio Palma
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immagine di repertorio
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Un brutale omicidio nelle scorse ore ha sconvolto Prato dove un uomo è stato ucciso durante una violenta aggressione subita in casa propria insieme alla compagna, rimasta ferita. L’attacco durante la notte tra lunedì 28 e martedì 29 settembre in un’abitazione di via Firenze. La vittima è un uomo di 44 anni, Mirko Congera, ucciso a coltellate in casa davanti alla moglie. È stata la stessa donna ad allertare i soccorsi dopo essere rimasta ferita durante l’aggressione. La donna infatti pare non fosse l’obiettivo primario del killer e dopo i colpi subiti è riuscita a fuggire in strada dove ha chiesto aiuto facendo scattare l’allarme.

Responsabile dell’attacco sarebbe un amico della stessa coppia, arrestato poco dopo dai carabinieri e ora sotto interrogatorio. A fare il suo nome è stata proprio la donna ferita nell’aggressione mortale al compagno. L’uomo è un 43enne nato in Belgio ma cittadino italiano. Al momento non sono chiari i motivi precisi che hanno spinto il 43enne ad uccidere l'amico e a ferire gravemente la sua compagna. Dalle prime notizie pare che il sospettato fosse entrato in casa tranquillamente visto che la coppia gli aveva aperto la porta ma tra lui e la vittima poco dopo sarebbe nata una discussione per precedenti vicende. Ad un certo punto il 43enne avrebbe estratto un coltello e colpito il rivale e la campagna di questi. Per la vittima, colpita con un fendente alla gola, non c’è stato nulla da fare. Inutili per lui i successivi soccorsi medici accorsi sul posto. Soccorsa e trasferita in ospedale invece la compagna, ferita ma non in pericolo di vita.

A casa del fermato i carabinieri hanno poi trovato abiti sporchi di sangue. La presunta arma del delitto, invece è stata rinvenuta e sequestrato a casa di Congera. Sul movente però non c'è ancora certezza anche perché l'arrestato si è avvalso della facoltà di non rispondere. "Abbiamo elementi che ci hanno portato all'arresto del presunto autore dell'omicidio e del tentato omicidio. Non è ancora chiaro il movente del delitto" ha detto il procuratore di Prato Giuseppe Nicolosi.

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