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Il papà che ha perso tre figli nell’incendio a Catanzaro si è salvato appendendosi alla ringhiera

Il 42enne che è rimasto intossicato, si trova ora ricoverato, intubato e in coma farmacologico nel reparto di rianimazione dell’ospedale del capoluogo calabrese, insieme a un altro figlio.
A cura di Antonio Palma
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"Voglio sapere come stanno i miei figli", così, nonostante fosse stato ferito gravemente dalle fiamme e faticava a respirare per aver inalato il fumo, Vitaliano Corasaniti chiedeva a tutti i presenti di essere informato del destino dei suoi amati figli coinvolti come lui nel tragico incendio di Catanzaro dove sono morti tre dei cinque figli,  il 22enne Saverio Corasoniti  e i fratellini Aldo Pio e Mattia Carlo di 12 e 14 anni.

A rivelare quei terribili strazianti momenti vissuti dalla famiglia Corasaniti nella notte tra venerdì e sabato scorsi, sono i vicini di casa delle vittime. Sono stati loro a chiedere aiuto con una chiamata ai numeri di emergenza e a cercare di soccorrere il nucleo famigliare composto da sette persone. "Era l'una, un ragazzo si è accorto dell'incendio. Abbiamo chiamato soccorsi, le forze dell'ordine, poi abbiamo tentato noi stessi di intervenire ma non siamo riusciti ad aprire la porta. Abbiamo rischiato la vita anche noi" ha raccontato un giovane residente del quartiere di edilizia popolare ai microfoni di Lacnews.

Saverio Corasaniti (morto nell'incendio) e la madre Rita Mazzei)
Saverio Corasaniti (morto nell'incendio) e la madre Rita Mazzei)

Il rogo però era ormai già esteso a l'intera abitazione e aveva bloccato anche l'unica via di uscita che era la porta di ingresso. Le uniche via di fuga sono stati i due balconi. Proprio in uno di questo Vitaliano e il figlio sono rimasti aggrappati disperatamente alla ringhiera per diversi minuti prima di essere salvati dai vigili del fuoco.

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Prima di essere trasportato in codice rosso in ospedale Vitaliano ha chiesto dei suoi figli senza sapere che tre di loro erano già morti e sono stati ritrovati cadaveri dai pompieri solo dopo aver spento le fiamme.

Il 42enne che è rimasto intossicato, si trova ora ricoverato, intubato e in coma farmacologico nel reparto di rianimazione dell'ospedale del capoluogo calabrese, insieme a un altro figlio, Antonello di 14 anni. Ancora più grave la moglie, la 41enne Rita Mazzei e l'altera figlia 12enne Zaira Maria che invece avevano trovato riparo sull'altro balcone rimanendo ustionate gravemente su oltre il 40 per cento del copro.

La donna, che ha difeso la piccola dalle fiamme abbracciandola, è ricoverata al centro grandi ustionati di Bari, mentre la figlia 12enne Zaira Maria è stata trasferita all’ospedale di Napoli, dove c’è un reparto pediatrico grandi ustionati.

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