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Clamoroso sviluppo nel caso Maria Chindamo: “Ecco chi la seguiva il giorno del delitto”

La mattina dell’omicidio una Golf grigia ha aspettato il passaggio di Maria Chindamo per seguirla, mezzora prima che la donna venisse uccisa e il suo corpo occultato. È l’agghiacciante rivelazione dell’avvocato Nicodemo Gentile, in merito alla scomparsa, avvenuta il 6 maggio di quattro anni fa della mamma 44enne di Laureana di Borrello. Gentile ha pubblicato su Fb le foto della vettura fotografata quel giorno.
A cura di Angela Marino
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La mattina dell'omicidio una Ford grigia ha spettato il passaggio di Maria Chindamo per seguirla, mezzora prima che venisse uccisa e il suo corpo occultato. È l'agghiacciante rivelazione dell'avvocato Nicodemo Gentile, in merito alla scomparsa, avvenuta il 6 maggio di quattro anni fa della mamma di tre figli di Laureana di Borrello.

"Clamoroso sviluppo – scrive l'avvocato Gentile – nella vicenda Chindamo. Dall'attività di ricostruzione dei fatti sta emergendo, che la mattina del 6 maggio 2016, giorno dell'omicidio, una Golf grigio chiaro con un bordo il solo conducente, con tettuccio apribile, cerchi in lega, ammaccatura sul parafango anteriore sinistra, targa poco decifrabile, con ogni probabilità abbia avuto il compito di "intercettare, osservare e segnalare" gli spostamenti di Maria Chindamo nel percorso verso la sua tenuta ".

Maria Chindamo, infatti, quella mattina usciva di casa intorno alle 7 per andare a un appuntamento con un agricoltore nella proprietà agricola di famiglia a Limbadi. Proprio davanti al cancello della tenuta la donna è sparita lasciando la sua Dacia Duster parcheggiata e sporca di sangue. Su impulso della famiglia la Procura di Vibo sta conducendo un'indagine per omicidio che ha visto indagate alcune persone, tra cui l'ex cognato. Movente, secondo le ipotesi investigative, una vendetta familiare per la scelta di Maria di separarsi dal marito, compiuta almeno un anno prima, pochi mesi prima che l'uomo si togliesse la vita con un colpo di pistola.

LA mattina dell'omicidio, ricostruisca l'avvocato Gentile "a partire dalle 6:43,44 le telecamere di sorveglianza posizionate presso il distributore ‘Tamoil' di Laureana, registravano il passaggio di una Golf, che con andatura costante e circolare, effettuava, fino alle 6:58, 28, ben dieci transiti, a salire e a scendere, intorno al predetto distributore". "Il veicolo in parola, sempre nello stesso orario – prosegue il legale – appena riconosceva la ‘Dacia Duster' di Maria Chindamo, iniziava a seguirla a velocità sostenuta e da allora però non transitava più nei pressi della Tamoil".

"Si tratta, con evidenza – afferma ancora Gentile riguardo alla importante scoperta investiva – di un elemento di importanza fondamentale per la comprensione degli eventi ed è per questo che, pur consapevoli delle oggettive difficoltà, non ci arrendiamo nella ricerca della verità, chiedendo aiuto a chiunque sia una conoscenza di elementi utili, perché Maria e la sua famiglia meritano giustizia.

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