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Bologna, la stella di David sulla porta di casa: la sua famiglia fu sterminata durante Shoah

La stella di David disegnata accanto al citofono, con una freccia per indicare il suo cognome sul campanello: è questa la scena che si è trovato davanti un uomo a Bologna. La sua famiglia fu sterminata durante la Shoah. L’uomo ha fatto sapere che cancellerà quel segno disegnato accanto al portone di casa sua.
A cura di Stefano Rizzuti
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Foto da video Tgr Rai Emilia-Romagna
Foto da video Tgr Rai Emilia-Romagna

La stella di David sull’ingresso di casa. Poi una freccia per indicare il suo cognome sul citofono, un segnale preciso e rivolto a un uomo che risiede a Bologna ed è discendente di una famiglia sterminata durante la Shoah. Il racconto dell’uomo, che ha denunciato quanto avvenuto in queste ore, è stato riportato dal Tgr Rai dell’Emilia-Romagna. La vittima di questo assurdo gesto di antisemitismo, che evoca ricordi di tempi bui, ha già sporto denuncia alle forze dell’ordine. L’uomo ha trovato accanto al citofono la stella di David disegnata in verde, con la freccia che va proprio verso il suo cognome.

L’uomo racconta ai microfoni del Tgr Rai dell’Emilia-Romagna di aver scoperto la stella nella mattinata: “Verso le 10 sono andato a prendere il caffè al bar e sui campanelli ho visto questa scritta con il simbolo, la stella di David, con una freccia che va verso il mio nome nel campanello. Ho sentito il cuore battere forte, mi si è stretta la gola e mi sono chiesto ‘cosa devo fare?'. Io sono agnostico, quindi mi sembrava anche strano subire una discriminazione sulla base di una militanza religiosa”.

Non è il primo caso del genere registrato negli ultimi giorni. C’è chi ha già fatto sapere che non cancellerà, per il momento, quel simbolo davanti la propria abitazione. Quest’uomo, invece, ha deciso diversamente e ai microfoni della Rai regionale spiega perché pensa di rimuovere quella stella dal suo portone: “Perché vivo in un condominio e non voglio mettere a repentaglio la privacy e la sicurezza di tutti i miei condomini”. E cosa direbbe a chi ha fatto quella scritta? "Cose irripetibili, ahimè".

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