Esami di Maturità 2023
24 Maggio 2023
06:00

Maturità 2023: le date e le novità di prima, seconda prova e orale

Le novità e le ultime notizie sulla Maturità 2023, che avrà inizio mercoledì 21 giugno con la prima prova: il tema d’italiano. Ecco tutto quello che c’è da sapere sulle tracce, le materie della seconda prova e gli orali, con i punteggi, il calcolo del voto finale e la commissione d’esame.
A cura di Ida Artiaco
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Esami di Maturità 2023

La Maturità 2023 ha inizio mercoledì 21 giugno 2023 alle ore 8.30 con la prima prova scritta, il classico tema di italiano. Segue il giorno successivo, giovedì 22 giugno 2023, la seconda prova scritta, diversa per ogni istituto, e infine il colloquio orale.

Con l’ordinanza ufficiale firmata dal Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, la novità di quest’anno sta nell’assegnazione dei punteggi delle singole prove e dei crediti maturati nel triennio: un massimo di 20 punti per ogni singola prova e un massimo di 40 punti per il percorso triennale.

Altra novità di quest’anno riguarda la commissione d’esame, che ritorna a essere mista: sarà dunque composta da un presidente esterno all’istituzione scolastica, tre commissari esterni e tre interni.

Ecco tutto quello che c’è da sapere sull’esame di Stato 2023: le tracce della prima prova, le materie della seconda prova, punteggi e calcolo del voto finale per la Maturità.

Maturità 2023, ultime notizie e informazioni utili

Maturità 2023: le date di prima, seconda prova e orale

Stando a quanto confermato dall'ordinanza firmata dal ministro Valditara, la prima prova della Maturità 2023, quella d'italiano, uguale per tutti gli indirizzi di studio, partirà il 21 giugno alle 08:30. La seconda prova scritta è fissata per il giorno successivo, giovedì 22 giugno. La durata della seconda prova è prevista nei quadri di riferimento allegati al d.m. n. 769 del 2018, quindi con eventuale prosecuzione nei giorni successivi per gli indirizzi nei quali si svolge in più giorni.

La terza prova scritta si terrà martedì 27 giugno, dalle ore 8:30 per gli istituti presso i quali sono presenti i percorsi EsaBac ed EsaBac techno e nei licei con sezioni a opzione internazionale cinese, spagnola e tedesca. Infine, si terranno gli orali, che cominciano generalmente una settimana dopo la fine degli scritti, entro comunque fino giugno o al massimo agli inizi di luglio.

La prima prova scritta, il tema d'Italiano

La prima prova scritta della Maturità 2023 si terrà il 21 giugno: gli studenti avranno 6 ore di tempo per scrivere il tema d'italiano. Potranno scegliere tra sette tracce che saranno uguali per tutti gli indirizzi di studio e che fanno riferimento agli ambiti artistico, letterario, storico, filosofico, scientifico, tecnologico, economico, sociale.

Sul sito ufficiale del Ministero è possibile trovare esempi di tracce degli anni passati con cui confrontarsi e prepararsi.

Quali sono le materie della seconda prova scritta?

La seconda prova scritta si terrà il 22 giugno e sarà scelta a livello ministeriale sulla base dell'indirizzo di studio. Le materie sono state rese note da una ordinanza firmata a gennaio scorso dal ministro Valditara nella quale sono state annunciate anche le materie dei commissari esterni.

Al liceo classico i maturandi si cimenteranno con il latino, al liceo scientifico con la matematica. Prevista anche economia aziendale per gli Istituti tecnici del settore economico indirizzo “Amministrazione, finanza e marketing”, progettazione, costruzioni e impianti per l'indirizzo “Costruzioni, ambiente e territorio”. Si ricordi che, tra le novità di quest'anno, c'è anche l'introduzione della seconda prova scritta per gli Istituti Professionali di nuovo ordinamento.

La durata della prova varia a seconda degli indirizzi: la prova del liceo classico e del liceo scientifico, ad esempio, ha una durata massima di 6 ore, mentre quella nei licei artistici si svolge in un massimo di tre giorni, per 6 ore al giorno (escluso il sabato).

Chi farà la terza prova scritta alla Maturità 2023?

Quest'anno ci sarà anche la terza prova, in programma martedì 27 giugno, ma non per tutti. È prevista per le sezioni ESABAC, ESABAC techno, sezioni con opzione internazionale, per le scuole della Regione autonoma Valle d’Aosta e della Provincia autonoma di Bolzano, per le scuole con lingua d’insegnamento slovena e con insegnamento bilingue sloveno/italiano del Friuli Venezia Giulia.

Come sarà il colloquio orale all'esame di Stato 2023?

Terminate le prove scritte, si passerà al colloquio orale, che quest'anno riguarda anche l’insegnamento dell'educazione civica. Nel corso del colloquio, come specifica il Ministero dell'Istruzione e del Merito, la commissione valuterà sia la capacità del candidato di cogliere i collegamenti tra le conoscenze acquisite sia il profilo educativo, culturale e professionale dello studente.

Lo farà proponendo al candidato l’analisi di testi, documenti, esperienze, progetti, problemi per verificare che abbia acquisito contenuti e metodi propri delle singole discipline, la capacità di utilizzare le conoscenze e collegarle per argomentare in maniera critica e personale utilizzando anche la lingua straniera.

Inoltre, sempre durante l'orale, i maturandi esporranno mediante una breve relazione e/o un elaborato multimediale, l'esperienza PCTO (percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento) svolta nel percorso degli studi.

Come calcolare il voto alla Maturità 2023: i punteggi di prove e crediti

Il voto finale dell’Esame di Stato sarà espresso come sempre in centesimi. Il punteggio massimo, dunque, è pari a 100 e c'è anche la possibilità di ricevere la lode. Il punteggio minimo per superare l'esame è 60/100.

Si potrà ottenere un massimo di 40 punti per il credito scolastico, massimo di 20 punti per il tema d'italiano, 20 per la seconda prima e ancora 20 per il colloquio orale. A ciò si potranno aggiungere fino a 5 punti di bonus che la commissione può assegnare a chi ne diritto.

La commissione d'esame alla Maturità 2023

La commissione d'esame alla Maturità 2023 torna ad essere composta da un presidente esterno all’istituzione scolastica, tre commissari interni e tre esterni. Il Ministero, con apposito decreto, ha comunicato le discipline affidate ai membri esterni.

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