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Renzi e i mille giorni del governo: “Giudicateci a maggio 2017”

Il premier a Palazzo Chigi per formalizzare gli obiettivi per far uscire l’Italia dalla crisi. Sugli ottanta euro non si torna indietro”, annuncia lanciando il sito passodopopasso.italia.it. “Rinnoveremo il diritto del lavoro” dice pure.
A cura di Biagio Chiariello
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Ore 15.25  – A fine Mille giorni il diritto del lavoro sarà trasformato" – "Alla fine dei Mille giorni il diritto del lavoro sarà totalmente trasformato e l'Italia sarà un Paese semplice, in cui investire o non investire", ha sottolineato Renzi. "Con la delega" sul lavoro "riscriviamo lo statuto dei lavoratori, cambiamo gli ammortizzatori sociali, il che vuol dire guardare la luna anziché il dito", aggiunge. "Il contratto a tutele crescenti è uno strumento su cui credo ci possa essere un'ampia maggioranza in ambito parlamentare" precisa a Palazzo Chigi.

Ore 15.15 – Fissare una data è importante, come dice "mio fratello maggiore" Del Rio – "Mettere una scansione temporale è una ossessione precisa del mio fratello maggiore Del Rio che mi diceva ‘ma dobbiamo proprio metterla una data?'" scherza Renzi sull'obiettivo Millegiorni per maggio 2017. Fissare un data "è stato l'elemento che ha consentito in questi mesi di superare tante resistenze", ha detto Renzi. "Gufi o non gufi, ostacoli o non ostacoli, polemiche o non polemiche, la direzione è tracciata. Ci potranno accusare di arroganza, ma l'Italia la portiamo dove abbiamo indicato", dice il premier.

Ore 15.10 – Sulla scuola, "programma riforma già pronto da qualche giorno" – Sulla scuola "il programma già è pronto, è un report già preparato da qualche giorno, ma vogliamo riuscire a dare una visone un po' più completa di quanto fatto", ha detto inoltre Renzi, confermando per mercoledì la presentazione delle linee guida sulla riforma della scuola.

Ore 15.05 – L'art. 18 non è un problema e non lo sarà in futuro – In merito alla riforma del lavoro "il problema non è l'articolo 18, non lo è mai stato e non lo sarà", ribadisce il premier in conferenza stampa. L'articolo 18 "riguarda tremila persone in Italia ma è caratterizzato da anni e anni come l'unico problema delle tematiche giuslavoristiche" aggiunge Renzi. Quindi precisa: "i casi che vengono risolti sulla base dell'art. 18 sono circa 40mila e per l'80% finiscono con un accordo. Dei restanti 8000, solo 3000 circa vedono il lavoratore perdere. Quindi noi stiamo discutendo di un tema che riguarda 3000 persone l'anno in un paese che ha 60 milioni di abitanti. Il problema quindi non è l'art. 18, non lo è per me e non lo sarà".

Ore 15.00 – Riforma mantenendo limite 3% deficit/Pil – L'Italia farà "le riforme mantenendo il limite del 3%" e "utilizzando la flessibilità che l'Ue ci consente" di utilizzare, ha aggiunto il premier in conferenza stampa a Palazzo Chigi. "L'Italia fa le riforme che servono all'Italia, non perché ce lo chiede l'Ue, sono riforme importanti, non serviranno a salvare il paese, il Paese lo salvano le persone, non le riforme, ma queste potranno dare nuova fiducia a imprese e famiglie".

Ore 14.55 – Sugli 80 euro; "Non sono una mancia" – "Non torniamo indietro sugli 80 euro: cercheremo di allargare il bonus", senza però creare "false aspettative". Così il premier Matteo Renzi in conferenza stampa a Palazzo Chigi. E quindi si rivolge a chi critica: !Gli 80 euro? Altro che mancia elettorale, sono una scommessa politica che può piacere o meno, ma sono la più grande riduzione di tasse mai fatta e di aiuto al ceto medio".

Ore 14.50 – Il sito dei Millegiorni è passodopopasso.italia.it – Lo ha annunciato Matteo Renzi a palazzo Chigi. "Ci saranno elementi nuovi che verranno dall'attivita parlamentare, dalle scelte dei ministri, dal dibattito con i cittadini -ha spiegato il premier-. Domani vedrete tutte le iniziative sull'agricoltura collegate all'Expo e all'export, mercoledi questo sito conterrà il percorso della riforma sulla scuola". Il sito, ha sottolineato, "avrà come possibilità il coinvolgimento con uno spazio di azione dei cittadini". E ha spiegato: "è come un puzzle, la cui cornice per noi è chiara e i cui pezzi saranno aggiunti giorno dopo giorno".

Ore 14.40 – Al via il Millegiorni del Governo Renzi –  "Oggi per noi è la partenza dei Mille giorni, con un countdown delle riforme. Su questo saremo giudicati a maggio 2017". Così il premier parla a Palazzo Chigi. "Entro mille giorni saremo un Paese civile se non avremo arretrati sui dl attuativi e se i denari – ha sottolineato in conferenza stampa – non saranno realmente dispersi come talvolta abbiamo suoi fondi europei".

UPDATE ore 14.30 – La conferenza stampa di Renzi – "Nel momento in cui siamo accusati di annuncite noi rispondiamo con un calendario, di mille giorni, con tutte le proposte e una data di scadenza precisa". Sono le parole di Renzi che oggi in conferenza stampa a palazzo Chigi ha presentato la sua ‘soluzione' alle accuse di non dare seguito alle promesse. Insomma sono le solite proposte di sempre? "Ma sono quelle su cui stiamo lavorando- ha sottolineato Renzi – E l’intensità del lavoro già prodotto in Parlamento lo dimostra".

Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, presenterà un sito internet dedicato ai cosiddetti “mille giorni”. Come riporta il Corriere delle Sera, nella conferenza stampa delle 14 verrà introdotto il programma online, che contiene il calendario dei provvedimenti e le riforme previste fino al 28 maggio 2017 con cui, “passo dopo passo”, vuol fare “cambiare verso” all’Italia. Un piano di legislatura a cui Renzi  ha dato il via libera nell’ultimo cdm di Venerdì scorso (quello i cui temi erano lo Sblocca Italia e le misure su Giustizia e processo civile).

Un sito – scrive Maria Teresa Meli – che ha una doppia funzione. Da una parte dimostrare, mese per mese, giorno per giorno, i progressi che sta facendo quel programma, così ‘la si finirà di dire che il governo fa solo annunci’, dall’altra coinvolgere i cittadini, che, via Internet, potranno controllare quello che sta facendo l’esecutivo. Particolare importante, quest’ultimo. Soprattutto per il premier che, nonostante le critiche di molti, continua a mietere consensi presso l’opinione pubblica. Come confermava il sondaggio Ixè di venerdì scorso, ad Agorà su Rai 3. Secondo quelle rilevazioni la fiducia in Renzi, dal 22 al 29 agosto è passata dal 51 al 52%. La conferma, per Palazzo Chigi, che il presidente del Consiglio ha ancora i favori degli italiani. 

Nel sito web che sarà presentato nel pomeriggio ci saranno quindi le date e i provvedimenti che saranno adottati nei mille giorni. Si va dalla Pubblica amministrazione al lavoro, dalla scuola alla sanità, dalla giustizia alla riforma del fisco, al taglio della spesa pubblica. Senza dimenticare le riforme, come quella elettorale, o quella del Senato e del Titolo V della Costituzione. Millegiorni che però Renzi sono la dimostrazione che “il governo intende andare avanti sino alla fine della legislatura” e che le “ipotesi di elezioni anticipate lasciano il tempo che trovano perché credo che nessuno, di fronte a queste sfide, e nella situazione in cui siamo, voglia tirarsi indietro”.

Renzi: "Non guardo in faccia a nessuno"

"Guardiamo negli occhi tutti, ma non guardiamo in faccia nessuno. Se l'Italia deve cambiare, nessuno può chiamarsi fuori. Nessuno può tirarsi indietro. Vale per tutti i settori". Così il premier Matteo Renzi scrive sul sito dedicato ai mille giorni, parlando delle riforme che l'esecutivo vuole realizzare nel suddetto periodo. E' l'occasione per "dimostrare che le riforme si possono fare", continua il presidente del Consiglio. "I mille giorni- aggiunge – sono una occasione ghiotta per la politica: dimostrare che le riforme si possono fare. Questo è il Paese che è apparso sulla scena internazionale come il Paese dei veti. Dei no, non si può. Delle lungaggini e delle procedure. Al termine di questo periodo avremo un Paese più coraggioso, più semplice, più competitivo. E dunque una politica più credibile".

Renzi: "Dobbiamo cambiare alla radice"

Bisogna "cambiare alla radice, a partire dalle nostre istituzioni", si legge ancora sul sito web che aggiornerà costantemente l'agenda dei lavori: "dobbiamo giocare all'attacco, non in difesa. Scegliere il coraggio, non la paura". Renzi indica come "orizzonte" un'Italia "libera dalle pastoie burocratiche e dal potere di rendita dei soliti noti" e "che finalmente fa le riforme, dopo averle ossessivamente discusse". Poi ribadisce: "Il nostro governo è nato per fare quello che per troppo tempo è stato solo discusso o rinviato. Una sfida difficile, come solo le sfide affascinanti possono esserlo", si legge ancora sul sito dedicato ai mille giorni. "Quelle che vengono chiamate riforme strutturali devono essere fatte. Non perché ce lo chiede l'Europa. Ma perché sono l'unica possibilità per l'Italia".

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