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Uccise la madre e la sorellina, ex calciatore lascia il carcere: “Incapace di intendere”

Il responso della consulenza psichiatrica su Solomon Nyantaky, il 21enne ex promessa del calcio accusato del duplice omicidio a Parma di sua madre e della sorellina di 11 anni. Il consulente della Procura lo dichiara incapace di intendere e volere ma anche socialmente pericoloso.
A cura di Susanna Picone
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Solomon Nyantaky, giovane ex promessa del calcio ritenuto responsabile del duplice omicidio a Parma della madre Nfum Patience e della sorellina Magdalene Nyantakyi, secondo il consulente della Procura è incapace di intendere e di volere ma anche socialmente pericoloso. Questo il responso della consulenza psichiatrica sul ventunenne di origine ghanese, che ha confessato di aver ucciso lo scorso 11 luglio nella sua casa alla periferia di Parma la madre di quarantatre anni e la sorellina di undici. A firmare la perizia, secondo quanto scrive La Gazzetta di Parma, è stato lo psichiatra Renato Ariatti e così il gip Mattia Fiorentini ha disposto per l’ex calciatore la misura di sicurezza nella Rems di Casale di Mezzani, bassa parmense. Solomon ha già lasciato il carcere per essere trasferito. Il ragazzo aveva mostrato disturbi mentali subito dopo l'arresto avvenuto alla stazione di Milano poche ore dopo il duplice omicidio di Parma. In questi mesi la sua permanenza in carcere è stata spesso interrotta da degenze nel reparto Diagnosi e Cura del Maggiore di Parma.

L'ex calciatore ha confessato di aver ucciso la madre e la sorellina a Parma

Solomon Nyantaky – che alle spalle ha un passato come calciatore nel Parma e non solo – è accusato di aver ucciso a colpi di coltello e mannaia la madre e la sorella con una furia tale da non fermarsi neppure quando erano già morte. Ad accorgersi del duplice omicidio e a dare l’allarme era stato il venticinquenne Raymond Nyantakyi, un altro figlio della vittima. L’ex calciatore non ha mai saputo indicare un movente preciso per quanto compiuto: al pm disse solo che sua madre e sua sorella erano possedute dal diavolo e così facendo le aveva liberate.  “Un delitto agghiacciante e orribile. Le donne sono state colpite tante volte, con accanimento. È stato spinto da qualcosa d'irrefrenabile”, commentò il procuratore capo della Procura della Repubblica di Parma Salvatore Rustico.

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