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Perché visitare Barbizon, una volta città dei pittori, oggi area verde protetta

Barbizon, vicino a Parigi, incanta con la sua storia di colonia artistica del XIX secolo e la foresta di Fontainebleau, oggi area naturale protetta.
A cura di Elisa Capitani
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Barbizon, Francia
Barbizon, Francia

Senza dubbio uno dei villaggi più belli in Île-de-France, Barbizon si trova a pochi chilometri da Parigi e vicino alla foresta di Fontainebleau. Oltre ad aver ospitato e soprattutto ispirato numerosi pittori e artisti in passato come Jean-François Millet, questo piccolo villaggio è diventato oggi un'incredibile zona forestale protetta, capace di coniugare natura e arte in modo quasi magico e, per questo motivo, capace di affascinare ancora moltissime persone.

La storia del villaggio di Barbizon, colonia artistica di famosi pittori

Situato non lontano dalla foresta di Fontainebleau, a circa 60 km da Parigi, Barbizon è un villaggio davvero suggestivo, che ha segnato la storia della pittura del XIXesimo secolo e non solo. Dalla metà del XIX secolo in poi, Barbizon è diventato il punto di ritrovo di una nuova generazione di pittori paesaggisti che abbandonava i saloni accademici di Parigi per la libertà della natura. Théodore Rousseau fu tra i primi a stabilirsi qui, e a lui si unirono artisti noti come Jean-François Millet, Charles-François Daubigny, Narcisse Díaz de la Peña, Constant Troyon e molti altri, che formarono una vera propria scuola di pittura, L'école de Barbizon. In questo villaggio, la famosa Auberge Ganne (la locanda Ganne) divenne il centro pulsante della colonia. Qui gli artisti trovavano alloggio e pasti, e in cambio decoravano gli interni con i propri disegni e schizzi.

Barbizon
Barbizon

Le mura e i mobili raccontano ancora oggi, nel museo dedicato (Le musée des Peintres de Barbizon), gli echi di quelle serate, una testimonianza autentica di un dialogo continuo tra pittura e vita quotidiana. Il fenomeno di Barbizon fu qualcosa di rivoluzionario, furono tra i primi a dipingere en plein air, direttamente in mezzo alla foresta, lasciando da parte il classicismo dei soggetti accademici e portando in primo piano la natura nella sua purezza. In questo senso, i pittori di Barbizon hanno fatto da ponte tra pittura paesaggistica classica e il primo impressionismo. Infatti, questa ricerca della luce, della composizione spontanea, del paesaggio selvaggio ha contribuito a gettare le basi per il movimento impressionista che sarebbe scoppiato qualche decennio dopo. Barbizon, con la sua natura incontaminata e gli spazi vasti e tranquilli, ha ispirato in questi pittori un senso romantico, per il loro desiderio di rompere con le convenzioni e un atteggiamento antiurbanista, oltre che un grande amore per la natura.

Una via di Barbizon
Una via di Barbizon

Barbizon oggi, la foresta di Fontainebleau protetta e simbolo di natura e arte

Il legame tra Barbizon e la foresta di Fontainebleau non è solo tematico nella pittura, ma anche concreto e storico. Molti pittori della scuola di Barbizon si impegnarono attivamente per preservare quel paesaggio così caro alla loro arte. Nel 1861, grazie a una loro pressione, Napoleone III firmò un decreto che istituiva una réserve artistique nella foresta: circa 1 097 ettari vennero protetti per preservare la bellezza naturale e offrire agli artisti un museo vivente tra alberi secolari e formazioni rocciose.  È considerata una delle prime forme di riserva naturale protetta per valore estetico, molto prima che nascessero parchi nazionali come Yellowstone negli Stati Uniti d'America. Oggi la foresta continua a incantare i visitatori, è attraversata da sentieri storici, come quello dedicato allo scrittore Robert Louis Stevenson, che portano ai luoghi dove gli artisti posavano i cavalletti. Il Musée des Peintres de Barbizon, ospitato nell’Auberge Ganne e nello studio-casa di Rousseau, conserva opere originali, schizzi, graffi sui muri risalenti al XIX secolo, ricreando un’atmosfera autentica di quel fermento pittorico.

Le spigolatrici di Jean–François Millet,1857
Le spigolatrici di Jean–François Millet,1857

Barbizon, un’eredità viva tra arte, memoria e turismo

Più che un semplice villaggio-museo, Barbizon è oggi un luogo dove la memoria artistica e l’esperienza naturalistica si fondono in un’esperienza vivente. Camminare per le sue stradine significa immergersi nelle storie di Millet, Rousseau e dei tanti artisti che qui hanno vissuto, dipinto, conversato. Le case degli artisti, gli atelier restaurati, le vecchie locande, offrono al visitatore una continuità storica, non si tratta solo di guardare dei quadri, ma di respirare un’epoca. Inoltre, Barbizon ha saputo reinventarsi anche come meta turistica culturale: il suo patrimonio artistico attira appassionati di pittura, studenti d’arte e semplici amanti della natura. I percorsi nella foresta, le visite guidate al museo, e le passeggiate pittoriche fanno di Barbizon un punto di incontro tra arte, storia e ambiente.

La foresta di Fontainebleau
La foresta di Fontainebleau

Infine, Barbizon esalta la relazione tra uomo e natura, l’importanza della conservazione paesaggistica e il potere dell’arte come mezzo di sensibilizzazione ambientale. In un mondo in cui le foreste e gli spazi naturali sono sempre più minacciati, Barbizon rimane un simbolo di bellezza duratura e di equilibrio tra cultura e natura.

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