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Scarpe rosse e cuori sanguinanti: Maria Grazia Chiuri e Dior cuciono messaggi contro la violenza sulle donne

Dior celebra le artiste con cui la Maison ha collaborato tra cui Elina Chauvet, ideatrice dell’iconica installazione “Scarpe Rosse”.
A cura di Giusy Dente
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Instagram @mariagraziachiuri
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La Galerie Dior sin dalla sua apertura, nel marzo 2022, si è imposta come punto di riferimento per gli appassionati del settore fashion e luxury, incuriositi dalle mostre dedicate agli archivi della prestigiosa Maison. Ora, per la prima volta, la Galerie apre i suoi spazi per una mostra un po' diversa, dedicata alle tante collaborazioni che nel corso dei decenni la Casa di moda ha realizzato assieme alle artiste. La nuova mostra è stata inaugurata venerdì e sarà visitabile fino al 13 maggio. È una celebrazione delle donne, dell'arte femminista, che parallelamente ripercorre anche la storia del brand, che ha sempre dato molto rilievo al "femminile", con l'operato di tutti i suoi direttori creativi, dal fondatore Christian Dior a Maria Grazia Chiuri che ricopre attualmente la carica.

La mostra di Dior dedicata alle donne

Leonor Fini, Niki de Saint Phalle, Judy Chicago, Eva Jospin, Brigitte Niedermair, Katerina Jebb ed Elina Chauvet: sono solo alcune delle artiste coinvolte nella nuova mostra allestita negli spazi della Galerie Dior. "Questa nuova mostra vuole dimostrare che la moda è un oggetto, ma può anche diventare un soggetto in virtù dei messaggi che porta. Le diverse visioni di Dior attraverso lo sguardo delle artiste porteranno questi messaggi diversi" ha detto a WWD Olivier Flaviano, direttore della Galerie Dior. Christian Dior amava circondarsi di arte a tutto tondo. La sua idea di moda aveva tanto a che vedere con la musica, la scrittura, la pittura, con ogni forma artistica capace di dare un valore aggiunto al suo operato.

Instagram @mariagraziachiuri
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E amava circondarsi di donne: basti pensare all'influenza che hanno avuto su di lui la madre Madeleine e la sorella Catherine. C'è molto di lui nell'operato di Maria Grazia Chiuri, alla direzione artistica della Maison dal 2017 (una delle over 50 più influenti al mondo). Lei nel tempo ha stretto collaborazioni con diverse artiste, portando in passerella messaggi femministi e celebrazioni delle donne. Un modo, il suo, per mettere la moda al servizio della società, per lanciare dei messaggi profondi strettamente legati all'attualità.

Instagram @mariagraziachiuri
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Il femminismo di Maria Grazia Chiuri

All'ingresso della mostra spicca la foto della maglietta con la scritta "We Should All Be Feminists" che la Direttrice Creativa ha fatto sfilare sulla passerella della sua collezione di debutto. A quel messaggio ne sono seguiti tanti altri. La Haute Couture Autunno/Inverno 2019-20 le è valsa la Legion d'Onore proprio per aver portato gli ideali femministi all’interno del fashion system. "E se le donne governassero il mondo?" recitava un'installazione della Paris Fashion Week, quando è stata presentata la collezione Haute Couture per la Primavera/Estate 2020. Poi c'è stato l'omaggio alle donne della collezione per l'Autunno/Inverno 2020-21, presentata al motto di "Senza donne il mondo si ferma". Infine c'è stato l'omaggio a Frida Kahlo e i messaggi contro la violenza nascosti negli abiti della sfilata Cruise 2024.

Red Shoes di Elina Chauvet durante la Fiera di Arte Contemporanea "Arte Espacio" a Buenos Aires, Argentina, 18 agosto 2016
Red Shoes di Elina Chauvet durante la Fiera di Arte Contemporanea "Arte Espacio" a Buenos Aires, Argentina, 18 agosto 2016

La collaborazione tra Dior e Chauvet

La sfilata Cruise 2024 è stata realizzata in collaborazione con Elina Chauvet, icona femminista e creatrice del progetto contro i femminicidi Zapatos Rojos (Scarpe Rosse). L'installazione ha fatto il giro del mondo: si compone di scarpe rosse (colore del sangue) in memoria delle donne uccise. Proprio le scarpe rosse, sono oggi uno dei simboli più forti della lotta contro la violenza sulle donne. L'artista ha lavorato con delle ricamatrici in Messico e ha realizzato per la mostra una serie di oggetti, tra cui delle rielaborazioni di alcuni modelli di giacche Dior vintage, personalizzate con messaggi forti come "È mio diritto scegliere" o "Non sono di tua proprietà".

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