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L’inferno di Alcaraz, piegato dal tifo ostile a Parigi: crolla in lacrime in campo

Nell’ultimo match degli ottavi di finale di Parigi Bercy Hugo Gaston con una rimonta straordinaria ha battuto il 18enne Carlos Alcaraz. Lo spagnolo conduceva 5-0 nel secondo set, che ha perso 7-5. Alcaraz è stato travolto anche perché si è trovato contro un pubblico estremamente vivace e ai limiti della scorrettezza.
A cura di Alessio Morra
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Il torneo di Parigi Bercy fin qui è stato disastroso per i colori azzurri. Nessun italiano si è qualificato per gli ottavi e soprattutto Jannik Sinner è a un passo dalla mancata qualificazione alle ATP Finals. L'altoatesino non è stato fortunato, ha pescato uno dei giocatori più caldi del momento, ma anche del futuro, Carlos Alcaraz, e ha perso al secondo turno, mentre i suoi rivali diretti Ruud e Hurkacz hanno avuto delle autostrade e le hanno sfruttate. Il norvegese è alle Finals, mentre il polacco è a un solo successo da un traguardo storico. Ma a Bercy c'è anche sorprendentemente ai quarti di finale Hugo Gaston, che è entrato in tabellone da qualificato e ha vinto tre volte contro pronostico, sconfiggendo soprattutto Carreno e Alcaraz. L'incontro con il più giovane degli spagnoli è finito a tarda notte ed è stato anche contraddistinto da un caos infinito, perché gli spettatori francesi hanno cercato in ogni modo di supportare Gaston ma anche di infastidire o meglio di danneggiare Alcaraz.

Gaston è riuscito a vincere perché ha giocato bene, dopo il match ha detto: "Vivo per notti come queste", ma pure perché ha ricevuto l'aiuto di un caldissimo pubblico, che ai limiti della sportività, ha fatto di tutto per infastidire un ragazzo dal talento enorme, ma che ha pur sempre 18 anni. Gaston vince il primo set 6-4, ma Alcaraz nel secondo parte a razzo, si invola sul 5-0. Sembra fatta, ci si prepara al terzo set, ma lo spagnolo perde la retta via e finisce per essere travolto, come si fosse trovato in un torrente in piena. Gaston galvanizzato fa ciò che vuole e recupera contro Alcaraz che a tratti è parso frastornato da quei cori da stadio di calcio dei tifosi più accesi che gridavano: "Victorie, victorie" e che poi a un game dalla fine hanno iniziato a intonare la Marsigliese, l'inno transalpino.

Il francese conquista gli ultimi sedici punti, vince gli ultimi quattro game e passa dallo 0-5 al 7-5. Un finale bruciante per Alcaraz, esaltante per Gaston, che è stato già paragonato al mitico Henri Leconte. Mentre crollava sotto i colpi di Gaston e soprattutto degli spettatori lo spagnolo ha avuto un crollo, ha pianto prima dell'ultimo game e nel giorno successivo alla sconfitta su Instagram ha scritto un lungo post in cui ha ammesso le sue grosse difficoltà nel sopportare la pressione di un pubblico ai limiti della sopportazione.

Stasera Gaston con l'aiuto del pubblico cercherà un'altra impresa, molto più complicata contro Medvedev. Il russo è un giocatore esperto, è il numero 2 ATP, ha già vinto un titolo Slam, e soprattutto non ha paura di litigare con il pubblico, lo sanno bene gli spettatori degli US Open, che Medvedev mandò allegramente a quel paese due anni fa, prima di riconciliarsi in seguito. La battaglia è assicurata.

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