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Il Sinner “non umano” visto da Bublik: “È un robot, ha una forza mentale che altri non hanno”

Jannik Sinner è in semifinale al Miami Open dove affronterà Roberto Bautista Agut. Il talento italiano nei quarti ha superato Bublik che gli ha riservato parole bellissime nel post-partita. Il giocatore kazako ha spiegato il perché a suo dire, il classe 2001 azzurro “non è umano” con grande fair-play.
A cura di Marco Beltrami
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Un match molto divertente, con un epilogo da applausi. Jannik Sinner e Alexander Bublik hanno regalato spettacolo nella partita valida per i quarti del Miami Open. Alla fine a trionfare è stato il giovane talento italiano che ora in semifinale se la vedrà con Roberto Bautista Agut. Nel post-partita, il giocatore kazako è tornato sul siparietto andato in scena al momento dei saluti in campo, con quelle parole pronunciate all'avversario che hanno fatto il giro del mondo: "Non sei umano".

Colpi eccezionali, come quello che ha definito il dritto più bello della sua vita, e cambi di ritmo notevoli a testimoniare talento e imprevedibilità. Eppure nonostante un repertorio importante, Bublik è uscito sconfitto dal match dei quarti di finale del Miami Open contro Sinner. Il motivo? Ha trovato davanti a lui, un giocatore solido capace di tenere botta nei momenti difficili dell'incontro, senza punti di riferimento, approfittando poi anche degli errori dell'avversario. In tanti avrebbero perso la testa (come accaduto per esempio a Medvedev, testa di serie numero 1 sconfitto dal solidissimo Bautista Agut prossimo sfidante di Sinner, capace di distruggere la sua racchetta) per la frustrazione, ma Bublik no, si è dimostrato correttissimo e simpatico.

Ecco allora che al momento dei saluti di rito a rete, il kazako ha scherzato con Sinner dicendogli: "Non sei umano, hai 15 anni e giochi così?". La spiegazione di quelle parole è arrivata poi nella conferenza stampa post-gara, in cui Bublik ha dimostrato di essere rimasto molto colpito dal classe 2001: "Non è umano è un dato di fatto. Gliel'ho chiesto perché per me è molto sorprendente che il ragazzo della sua età abbia questa forza mentale che molti, molti altri giocatori non hanno. L'ho chiamato robot un paio di volte durante la partita, ma lo faccio in modo molto sincero perché è davvero un grande giocatore".

Sinner ha fatto letteralmente impazzire Bublik, che spesso e volentieri durante la partita si era illuso di aver portato già a casa il punto: "Ogni volta che avevo un punto importante, o dovevo impazzire come stavo facendo con il diritto con colpi con probabilità del 5%, lui ha giocato in maniera incredibile. Anche lui mi ha chiesto se fossi umano, ma certo che lo sono. Faccio doppi falli, nel momento cruciale. Ma lui è solo forte, mentalmente e fisicamente. È un grande giocatore".

Parole splendide per Sinner, che non potrà essere orgoglioso di quanto detto dal collega che si è complimentato anche con lo staff dell'azzurro: "Ha 19 anni e un impatto impressionante sul Tour. Vedi dei ragazzi che arrivano e perdono magari 6-2, 6-2. Jannik è costruito in modo diverso, l'ho detto al suo allenatore. Sono felice per lui e contento di come ho giocato anche io. È bello vedere giovani che crescono così. Io dal canto mio cerco solo di andare nella giusta direzione, fare le cose giuste e godermi la vita".

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