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Verstappen ha vinto il Mondiale F1 grazie a un errore, è ufficiale: “Ma l’ha fatto in buona fede”

L’indagine sugli ultimi giri del Mondiale 2021 ha sancito che Michael Masi commise l’errore di non far completare l’ultimo giro dopo il rientro della Safety Car ma “l’ha fatto in buona fede”.
A cura di Vito Lamorte
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La Formula 1 sta per ripartire e il Mondiale del 2022 ha già visto le monoposto in pista per il GP del Bahrain a Sakhir ma la scia di polemiche che riguardano il titolo dello scorso anno non è ancora scemata. Max Verstappen ha conquistato il primo titolo Piloti della sua carriera a discapito di Lewis Hamilton dopo l'ingresso in pista della Safety Car all'ultimo giro per l'incidente occorso a Nicholas Latifi e le scelte fatte dal giudice di gara, Michael Masi, sono finite sotto la lente del World Motor Sport Council. 

La pista venne ripulita ma il giudice di gara consentì soltanto alle vetture doppiate poste tra il britannico e il giovane olandese di sdoppiarsi per poi far rientrare la Safety Car in pit-lane e dare bandiera verde quando al termine della corsa mancava un solo giro.

Dalla relazione della FIA, approvata dal Consiglio Mondiale, è emerso che il dirigente sportivo australiano ha sbagliato ma lo ha fatto in buona fede: insomma, sono stati accertati gli errori che hanno determinato la conclusione dello scorso campionato ad Abu Dhabi ma non si può più fare nulla perché quel risultato è definitivo e inappellabile.

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In questo primo weekend di gara del 2022 il Consiglio Mondiale si è riunito in Bahrain per la prima volta sotto la presidenza di Mohammad Bey Sulayem e ha chiuso tutto quello che riguardava la scorsa stagione con questa relazione, dopo che Masi è stato rimosso dal suo ruolo di direttore di gara del Mondiale di F1.

L’inchiesta ha visto la testimonianza di piloti, responsabili dei team, membri della direzione gara e dello staff di supporto della Federazione: la relazione finale ha stabilito che Masi ha richiamato la Safety Car ai box senza che fosse completato il giro supplementare, come richiesto dall’articolo 48.12 del regolamento sportivo, e ha messo in risalto in base a quali interpretazioni  il direttore di gara è stato portato a prendere alcune decisioni. Nella relazione si legge: “La procedura della safety car è stato un argomento centrale dell’analisi ed i chiarimenti sono emersi applicando gli articoli 48.12 e 48.13 del Regolamento Sportivo di Formula 1. Il direttore di gara ha richiamato la safety car in corsia box senza che avesse completato un giro supplementare come richiesto dal Regolamento Sportivo di Formula 1 (articolo 48.12). Dall’analisi è emerso che ci potrebbero essere diverse interpretazioni degli articoli 48.12 e 48.13 del regolamento e questo, probabilmente, ha contributo all’applicazione di quella procedura”.

Inoltre, "si è anche considerato che la decisione riguardante l’utilizzo della safety car nel finale del GP di Abu Dhabi 2021 ha probabilmente tenuto conto delle discussioni avvenute in precedenza circa la preferenza delle parti interessate (FIA, Formula 1, squadre e piloti) di terminare le gare in condizioni di bandiera verde piuttosto che di safety car, tenuto conto delle condizioni di sicurezza”.

Infine, l'indagine sancito che “alla luce di questa volontà applicata per l’intera stagione 2021, la relazione ritiene che il direttore di gara abbia agito in buona fede ed al meglio delle sue conoscenze, date le circostanze difficili, considerando anche i vincoli di tempo significativi per le decisioni da prendere e l’immensa pressione dei team”.

Oltre al Remote Operative Centre, tra le novità al regolamento tecnico e sportivo c'è da registrare la procedura legata al regime di Safety Car: in regime tutte le monoposto doppiate, potranno tornare nel giro dei leader e farlo autonomamente.

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