Sainz preso di mira dai tifosi di Leclerc a Singapore: “Ma ha capito chi è il suo compagno?”
Dopo 24 gare di digiuno a Singapore la Ferrari è tornata al successo nel Mondiale di Formula 1 grazie ad una prova maiuscola da parte di un Carlos Sainz impeccabile per l'intero weekend e geniale nel trovare la contromossa per evitare la clamorosa beffa nel finale. Il successo dello spagnolo nellagara sul circuito di Marina Bay è frutto anche di un gioco di squadra perfetto con Charles Leclerc che si è messo al servizio del compagno eseguendo gli ordini che arrivavano dal muretto e sacrificando un po' la sua corsa per consentire al Cavallino di tornare a trionfare ottimizzando l'unico passo falso di una Red Bull che aveva fin qui cannibalizzato il campionato.
E, al netto della comprensibile delusione espressa nel team radio finale per non essere riuscito a salire anche lui sul podio, ad evidenziarlo è stato lo stesso monegasco che, dopo la corsa, ha rivelato che il suo ruolo da ‘scudiero' era già stato pianificato prima della partenza in virtù del fatto che Sainz partiva dalla pole e aveva dimostrato nel corso del weekend di avere il passo per poter vincere la gara: "La strategia era normale ne avevamo discusso prima della gara. Ho chiesto se si poteva cambiare qualcosa, ma alla fine abbiamo fatto benissimo così. Carlos è sul gradino più alto del podio ed è questo quello che conta. Sapevo che sarebbe andata così oggi e mi toccava proteggere Carlos soprattutto nel primo stint. Lo abbiamo fatto benissimo con una gestione di gara molto buona da parte del team. Sono dispiaciuto di non essere sul podio, ma alla fine quello che conta è che la Ferrari ha vinto" ha infatti detto il monegasco ai microfoni di Sky Sport dopo la bandiera a scacchi.
Un discorso da vero uomo squadra per Charles Leclerc che ha dunque messo da parte le ambizioni personali per aiutare la Ferrari affinché tornasse a vincere una gara dopo un lungo digiuno (l'ultima vittoria l'aveva centrata proprio il monegasco nel GP d'Austria del luglio 2022). Un discorso che fa capire come in questo momento regni l'armonia all'interno della scuderia di Maranello dove ora tutti, piloti compresi, sembrano remare dalla stessa parte mettendo il bene della Ferrari al di sopra di tutto.
Armonia che però non sembra regnare tra i tifosi di Leclerc e il compagno di squadra Carlos Sainz a cui non hanno risparmiato critiche anche dopo il capolavoro messo a segno sul circuito cittadino di Marina Bay. Tanti supporter del 25enne di Monte Carlo hanno infatti evidenziato come in situazioni analoghe avvenute in passato a ruoli invertiti lo spagnolo non si fosse comportato come fatto dal proprio idolo a Singapore.
"Leclerc fa l'uomo di squadra, ma non ha un compagno che farebbe lo stesso per lui", "Sainz ha fatto più gioco di squadra con Norris in 10 giri che con Leclerc in tre anni", "Se n'è accorto solo adesso che dare il DRS a chi sta dietro aiuta a difendersi? A Monza quando aveva dietro Charles non lo ricordava?", "Mi chiedo solo se Sainz l'avrebbe fatto a parti invertite?", "Proprio come fatto da Sainz a Silverstone l'anno scorso…ah, no", "Ma ha capito chi è il suo compagno di squadra oggi?" sono solo alcuni dei tantissimi commenti sarcastici spuntati sui social network dopo il GP di Singapore che prendevano di mira lo spagnolo della Ferrari accusato di non aver pensato al bene della squadra in passato.
Nel mirino dei tifosi di Leclerc inoltre è finito anche il post con cui Carlos Sainz ha celebrato sui social il successo nel GP di Singapore nonché il mancato ringraziamento al compagno di squadra per l'aiuto datogli nel primo stint di gara. Il madrileno infatti su Instagram ha esaltato il fatto del ritorno sul podio della coppia "Carlando" (così venivano chiamati quando era compagno di squadra dell'amico Norris in McLaren) e nelle interviste rilasciate al termine della gara non ha menzionato il lavoro di squadra fatto dal monegasco.
La prima vittoria stagionale della Ferrari ottenuta da Carlos Sainz dunque non sembra aver sopito l'annosa diatriba sulle gerarchie dei piloti e la disputa su chi abbia maggiormente a cuore il bene della scuderia, diatribe che però non sembra interessare i veri protagonisti come confermano le parole di Leclerc a fine gara a Singapore.