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La vendetta di Verstappen, oltre ogni limite su Hamilton: “Se non lasci spazio succede questo”

Il team radio di Max Verstappen dopo l’incidente con Lewis Hamilton a Monza nel GP d’Italia lascia pensare che si sia trattata di una vendetta per quanto successo a Silverstone: “Questo è quello che succede quando non lasci spazio” le parole dell’olandese. Il pilota Red Bull si è però contraddistinto anche per un comportamento anti-sportivo non andandosi a sincerare delle condizioni dell’avversario dopo il duro contatto, facendo dunque la stessa cosa che aveva rimproverato al driver Mercedes dopo il GP di Gran Bretagna.
A cura di Michele Mazzeo
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Al termine del GP d'Italia di Formula 1 a tenere banco è soprattutto l'incidente tra i due contendenti per il titolo iridato Max Verstappen e Lewis Hamilton che ha messo fine alla gara di entrambi dopo appena 23 giri. Quello andato in scena nella chicane tra curva 1 e curva 2 del circuito di Monza non è però il primo duro scontro in pista tra i due. Nello scorso GP della Gran Bretagna infatti sono andati a contatto alla Copse alla prima tornata, ma in quel caso a farne le spese fu solo l'olandese della Red Bull che finì contro le barriere vedendo così terminare anticipatamente la sua corsa mentre il rivale dopo aver rimontato Leclerc andò addirittura a vincere.

Ed è proprio il precedente di Silverstone a far pensare che quella andata in scena sul tracciato italiano sia stata una vera e propria vendetta servita da Verstappen a Hamilton. Una vendetta neanche tanto velata da parte dell'olandese che nel team radio con i box successivo all'incidente ha fatto un esplicito riferimento a quanto avvenuto in Inghilterra: "Questo è quello che succede quando non lasci spazio" ha infatti detto l'olandese quasi rispondendo alle accuse rivoltegli dal pilota Mercedes al termine del GP di Gran Bretagna secondo cui, pur trattandosi di un incidente di gara, era stato Max a non avergli lasciato lo spazio per tentare di completare il suo sorpasso all'interno.

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Una vendetta che però non vede brillare Verstappen per sportività. Dopo la gara di Silverstone l'olandese aveva duramente attaccato Hamilton tacciandolo di anti-sportività per non essersi nemmeno sincerato delle sue condizioni e di aver festeggiato lungamente sul podio nonostante lui si trovasse in ospedale dopo l'impatto. Dando seguito alla lezione di etica fatta al rivale, a Monza avrebbe potuto dare l'esempio. E invece si è contraddistinto per un comportamento anti-sportivo.

Dopo l'incidente terminato con la gomma posteriore della sua Red Bull sopra l'abitacolo della Mercedes numero #44 con Lewis Hamilton salvatosi solo grazie all'halo, Verstappen ha lasciato la sua macchina e, senza degnare di uno sguardo l'inglese e soprattutto senza assicurarsi delle sue condizioni di salute, ha subito lasciato a piedi il luogo dell'incidente dirigendosi verso la pit-lane. Al di là di chi sia la colpa dello scontro (Hamilton lo accusa di averlo provocato volontariamente, mentre per l'olandese si è trattato di un normale incidente di gara), ciò che è certo è che Max Verstappen ha perso l'occasione di dare uno schiaffo morale al suo avversario dimostrando quella sportività che, a suo dire, il britannico non aveva mostrato a Silverstone.

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