Ferrari e Leclerc in confusione totale, dialogo surreale in radio: “Perché tutte queste domande?”

Charles Leclerc a Silverstone voleva vincere. Ha chiuso 14° in una gara segnata da scelte errate, macchina nervosa e comunicazioni in radio che fotografano meglio di ogni classifica il caos in cui è sprofondata la Ferrari. La gara del GP della Gran Bretagna della Formula 1 2025 per il monegasco si è trasformata in un'altra domenica da dimenticare.
Tutto inizia già dopo il giro di formazione, quando Leclerc – in accordo con il box – decide di montare le slick nonostante la pista ancora bagnata, sperando in un vantaggio strategico. Una scommessa che si rivela subito fallimentare. "È molto bagnato", segnala infatti via radio nei primi chilometri, mentre la SF-25, assettata in modo aggressivo dal sabato, comincia a scodare in ogni curva. L'infiltrazione d'acqua nel casco peggiora la visibilità, il traffico lo blocca nel gruppo e la sua gara è già compromessa.
Il team radio che racconta tutto
Le difficoltà tecniche si sommano presto a una gestione confusa da parte del muretto. Durante la fase di Safety Car, Leclerc si ritrova disorientato e si lamenta con il suo ingegnere di pista Bryan Bozzi: "Cosa sta succedendo? Bozzi, perché mi fai tutte queste domande? Non mi hai detto che la Safety Car sta finendo", esclama infastidito. Bozzi replica spiegando che lo aveva avvisato, "SC sta finendo ora", ma Leclerc insiste: "Non ho ricevuto il messaggio".
Il tono si fa teso. Charles è frustrato, non riesce a trovare ritmo, le gomme non entrano in temperatura, il bilanciamento dei freni cambia giro dopo giro. "È un disastro", comunica sconsolato, spiegando che "le posteriori sono troppo fredde" e di non avere idea di quale sia il bilanciamento corretto per i freni in quel momento.
Una domenica completamente da dimenticare
Pioggia intermittente, errori umani e una macchina ingestibile distruggono ogni ambizione. A fine gara Leclerc si scusa con il team dicendo: "Sorry. È stato davvero pessimo. Scusate. Sono senza parole. Non so se è colpa di come ho messo la macchina in termini di assetto o se è stato così difficile per altro".

Un'ammissione pesante, che chiude una domenica disastrosa. Leclerc, partito con l'obiettivo di recuperare terreno in classifica, si ritrova 14° al traguardo, davanti solo a Tsunoda tra i piloti che hanno finito la gara. Un risultato che brucia, anche perché la SF-25 era apparsa competitiva al venerdì, prima che i "soliti misteriosi problemi" nel Q2 e nel Q3 delle qualifiche e il maltempo nella gara di domenica stravolgessero tutto.
Il bilancio è un pugno di mosche
La Ferrari si presentava a Silverstone per confermare i segnali positivi visti in Austria. Ma ha raccolto solo frustrazione. Mentre Lewis Hamilton riesce a salvare il salvabile in condizioni complicate chiudendo 4° (ma dietro Hulkenberg scattato 19° in griglia con la Sauber motorizzata Ferrari e lamentandosi dell'instabilità della vettura e di alcune scelte strategiche del muretto), Leclerc paga ogni errore possibile, tecnico e strategico.

La SF-25 si è rivelata vulnerabile nel traffico e ingestibile sul bagnato. Le qualifiche sbagliate di sabato hanno reso tutto più difficile, ma è in gara che si è consumato il vero naufragio tecnico e comunicativo.
Il vero problema? La confusione
A parlare non è stata solo la pioggia, ma anche la confusione operativa che domina in Ferrari. Il team radio surreale tra Leclerc e il suo ingegnere di pista è la rappresentazione plastica di una squadra che, quando serve lucidità, si perde in esitazioni e incomprensioni. Silverstone doveva essere un trampolino, si è trasformato nell'ennesimo scivolone. E stavolta nemmeno Leclerc riesce a trovare parole per giustificarlo.