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Il pilota Fausto Gresini morto per Covid a 60 anni

Capirossi ricorda Gresini: “Perdo un grande amico, terribile non poterlo più abbracciare”

Loris Capirossi ha ricordato Fausto Gresini nel corso della cerimonia funebre a Imola e subito dopo ai microfoni di Sky: “Era una persona piena di vita, è terribile. È un momento triste, mi ha portato via un amico”. Capirex vinse il suo primo titolo mondiale con Gresini: “È terribile non poterlo più abbracciare. È una persona che non si è mai tirata indietro e aveva un sorriso per tutti”.
A cura di Vito Lamorte
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Loris Capirossi è arrivato a Imola per dare l'ultimo saluto al suo amico e compagno di mille avventure Fausto Gresini. Il centauro di Castel San Pietro Terme è apparso molto commosso durante la commemorazione del team manager scomparso il 23 febbraio dopo due mesi di lotta contro il Covid-19 e ha parlato così del rapporto che aveva con il team manager emiliano: "Fausto è un grande amico. Abbiamo passato momenti bellissimi, il mio primo Mondiale è stato anche merito suo. Era mio compagno, mi ha aiutato. Non vorrei essere qui, era una persona vulcanica. Aveva un sorriso sempre stampato. Mi distrugge non poterlo più abbracciare. Voglio ricordarlo come un grande amico, c'era sempre con una parola di conforto. Lo abbraccio per l'ultima volta, gli voglio tanto bene".

Gresini con la Garelli conquistò nel 1987 il suo secondo Mondiale 125 della carriera e come manager della Gresini Racing, fondata nel 1994, si laureò tre volte campione del mondo tra 250, Moto2 e Moto3. Capirex ha parlato anche ai microfoni di Sky Sport dopo la commemorazione e si è soffermato sulla persona e sulle qualità di Fausto Gresini: "Era una persona piena di vita, è terribile. È un momento triste, mi ha portato via un amico. È terribile non poterlo più abbracciare. È una persona che non si è mai tirata indietro e aveva un sorriso per tutti". Un ricordo davvero commovente e sentito da parte del campione del mondo della classe 125, nel 1990 e nel 1991; e della classe 250, nel 1998.

Già nei giorni scorsi Loris Capirossi si era espresso in merito al legame che aveva sulla sua famiglia, che aveva sentito durante tutta la permanenza del team manager in ospedale; e sulla possibilità di essere alla cerimonia di Imola nonostante il divieto di spostamenti tra regioni: "Andrò al funerale al 100%, non me ne frega niente se non posso muovermi. Voglio vedere chi mi ferma".

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