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Svolta storica nel calcio: sostituzione aggiuntiva in caso di commozione cerebrale

L’Ifab ha dato il via libera alla sperimentazione di una nuova regola che prevede l’implementazione di una sostituzione aggiuntiva in caso di commozione cerebrale. La decisione è arrivata dopo quasi un anno di consultazioni con commissioni mediche e addetti ai lavori. Il provvedimento soddisfa in parte la FIFPro, che aveva chiesto una sostituzione “a tempo” e non permanente.
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Dal prossimo gennaio partiranno le sperimentazioni per una nuova regola che potrebbe essere introdotta nel mondo del calcio a partire dalla prossima stagione, o addirittura già dai prossimi Europei. L'Ifab ha infatti deciso nella riunione di oggi e dopo quasi un anno di consultazioni con medici ed esperti di inserire una sostituzione aggiuntiva in caso di infortunio a un calciatore per commozione cerebrale. Una decisione che – si legge nel comunicato diffuso oggi – mira a proteggere i calciatori da rischi più seri cui andrebbero incontro restando in campo dopo un forte colpo alla testa, riducendo la pressione sui medici sociali che spesso sono chiamati a eseguire rapidamente la diagnosi per permettere ai sospetti infortunati di proseguire la gara e soprattutto garantendo sempre la parità numerica delle squadre nel caso le sostituzioni siano già state tutte effettuate.

Il lungo percorso della riforma sulla commozione cerebrale

L'Ifab si è sempre detta molto attenta verso ogni tipo di infortunio alla testa, tanto che quasi un anno fa aveva già preannunciato che sarebbe stata "una priorità per lo sviluppo delle nuove regole del gioco". Alla scorsa riunione generale del 29 febbraio l'organo guardiano del regolamento ha deciso di dare una svolta alla vicenda, convocando un gruppo di esperti in materia. "Vista la complessa natura dell'argomento – si legge nel report di aprile – c'è bisogno di esaminare la questione da tutte le prospettive, continuando le discussioni per aggiornare i protocolli". Il tutto coinvolgendo esperti, medici delle squadre, rappresentanti dei calciatori, allenatori, arbitri, organizzatori delle competizioni ed esperti del regolamento. Lo scorso 23 novembre anche i gruppi di consulenza tecnica (Tap) e calcistica (Fap) avevano dato il via libera a discutere di una sostituzione aggiuntiva permanente in caso di commozione cerebrale, invitando l'Ifab a far partire rapidamente la fase di sperimentazione della nuova regola. Il periodo di prova inizierà con l'avvento del nuovo anno e la federazione calcistica inglese ha già fatto sapere di voler far parte del progetto. In un comunicato ufficiale ha dichiarato che la Women's Super League e la Women's Championsip, rispettivamente la Serie A e B femminili del calcio inglese, avrebbero fatto da apripista per la sperimentazione. "Accogliamo e supportiamo questa proposta – si legge nella nota – perché per noi la salute dei calciatori è fondamentale, e questo è uno step importante che aiuterà i club e i medici a non sottovalutare gli infortuni alla testa durante le partite".

Da David Luiz a Vertonghen: troppi rischi per la salute

Il tema delle commozioni cerebrali era tornato centrale nel dibattito calcistico dopo il recente incidente che ha visto coinvolti il difensore dell'Arsenal David Luiz e l'attaccante del Wolverhampton Raul Jimenez. I due si erano scontrati testa contro testa durante un match di Premier League, e la punta messicana aveva avuto la peggio, essendo stato costretto ad uscire dal campo dopo 10 minuti per aver riportato una frattura al cranio. Discorso diverso per il centrale brasiliano, che dopo essere stato rapidamente visitato era rimasto sul terreno di gioco, per poi venire sostituito all'intervallo. Il tecnico dell'Arsenal Mikel Arteta aveva ammesso di averlo cambiato perché "non si sentiva a suo agio nel colpire il pallone di testa". In Italia il portiere del Napoli David Ospina era stato costretto a uscire dopo essere stato colpito dal suo compagno di squadra Mario Rui. Caso simile a quello successo al difensore del Tottenham Jean Vertonghen nella semifinale di andata di Champions League contro l'Ajax, quando dopo uno scontro con il portiere avversario aveva accusato giramenti di testa e aveva chiesto di essere sostituito nonostante dopo un primo controllo i medici avessero deciso di lasciargli proseguire la gara. Nei casi di David Luiz e Vertonghen, le società hanno dichiarato di aver seguito i protocolli medici vigenti e, avendo ricevuto dai calciatori risposte lucide, chiare e ad alta voce ad alcune domande che gli erano state poste, li avevano giudicati in grado di proseguire.

Le critiche ai protocolli in vigore

Protocolli che però sono stati giudicati negativamente da diverse associazioni mediche. Headway, un'organizzazione benefica britannica che si occupa di migliorare la vita di chi ha subito lesioni cerebrali, ha dichiarato inaccettabile il rischio di sottovalutare le conseguenze di una commozione cerebrale durante una partita di calcio: "Troppo spesso vediamo calciatori ritornare in campo per poi chiedere di essere sostituiti qualche minuto dopo. Abbiamo bisogno di una modifica urgente dei regolamenti, non è come per gli infortuni muscolari, le conseguenze possono essere molto gravi". Chris Nowinski, co-fondatore della Concussion Legacy Foundation, un'associazione che assiste gli atleti che hanno subito commozioni cerebrali, ha dichiarato alla Cnn che i protocolli internazionali del calcio in merito sono "i peggiori al mondo". Il "Manuale per l'emergenza medica" della Fifa sostiene che "in caso di incidente, qualora i medici non riescano a stabilire con precisione se si tratti o meno di commozione cerebrale, il calciatore deve essere sostituito".

I calciatori chiedevano la sostituzione temporanea

Sostituzione che la FIFPro, la federazione internazionale che cura gli interessi dei calciatori professionisti, avrebbe voluto fosse "temporanea" come avviene in altri sport come il rugby o il cricket, e non definitiva, come deciso dall'Ifab. Secondo il dottor Vincent Gouttebarge, capo dei medici della federazione, la soluzione che è stata approvata "non aiuterà a risolvere il problema, perché non concede abbastanza tempo al team medico per capire se si tratta o meno di commozione cerebrale". Per la FIFPro sarebbe stato più adeguato un tempo di almeno 10 minuti durante il quale sottoporre il calciatore infortunato ai dovuti accertamenti, permettendogli di essere sostituito temporaneamente da un compagno di squadra. La federazione ha comunque riconosciuto che la sperimentazione è stato "un notevole passo in avanti".

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