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Skriniar è sacrificabile, Bastoni no: la strategia di mercato dell’Inter va oltre il semplice autofinanziamento

Sul fronte cessioni, l’Inter ha valutato ogni aspetto prima di aprire le porte al calciomercato: età, qualità tecniche, valutazione, offerta. Tutto porta all’imminente addio di Skriniar.
A cura di Alessio Pediglieri
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Detto che nessuno se ne dovrebbe andare dall'Inter tornata al successo negli ultimi due anni tra scudetto, Coppa Italia e Supercoppa Italiana, la realtà e le esigenze di bilancio confermano che il trend individuato da Suning è ben lungi dal venire accantonato e, così, anche per questa estate ci sarà da sacrificare almeno un cosiddetto "big". Individuato in uno degli elementi della difesa nerazzurra, nella figura di Milan Skriniar la cui partenza sarà fondamentale per avere liquidità importante che permetterà il doppio colpo Lukaku-Dybala senza ricadere nel baratro dei conti in rosso.

Di nomi in partenza se ne sono fatti molti, con l'Inter che – anche se mai Marotta ha confermato il tutto – ha fatto capire che solamente un paio di top player sono davvero intoccabili (come Brozovic, Barella e Lautaro) mentre per tutti gli altri si resta alla finestra in attesa di capire cosa possa accadere. Sulla lista dei partenti, almeno sulla carta – esclusi i non titolari o i giocatori in prestito che sono già con un piede lontano da Appiano – si è parlato di de Vrij, Dumfries e Alessandro Bastoni, ma anche di Edin Dzeko, Alexis Sanchez e Joaquin Correa. Tutti elementi importanti per il gioco e il progetto di Inzaghi che ha già accettato ancora una volta  – dopo aver ereditato un'Inter orfana di Lukaku e Hakimi – di vedersi privare di qualche giocatore di valore per il bene societario.

Tra le chiacchiere di mercato, però si è via via delineata una linea di pensiero sempre più precisa che ha preso consistenza nel corso delle settimane anche per una richiesta sempre più esplicita e decisa che ha portato a individuare in Skriniar il giocatore più sacrificabile della rosa. Questo perché il Paris Saint Germain non solo ha bussato alla porta nerazzurra ma appare sempre più deciso a prelevare il 27enne slovacco e portarlo sotto la Torre Eiffel, avvicinandosi sempre più alle richieste nerazzurre. La cui sostenibilità finanziaria richiede almeno 60 milioni per il centrale ex Sampdoria, con i parigini che sono arrivati al momento a dialogare su una cifra attorno ai 50. Poca differenza, a tal punto che sono cessate le voci attorno ad altri giocatori, confermando l'intenzione di sacrificare proprio lo slovacco.

Più di Alessandro Bastoni ad esempio, il cui nome inserito sul mercato aveva anche scatenato la rabbia dei tifosi nerazzurri. Alla fine – anche davanti ad un semplice e timido approccio in Premier senza offerte concrete – si è deciso al momento di chiudere la porta: il centrale azzurro è un bene più prezioso di Skriniar per diversi motivi, sia sul fronte dell'età (23 contro 27 anni) sia per le qualità tecniche fondamentali per tenere alto il valore del reparto. Poi c'è il discorso legato al contratto: Skriniar andrà in scadenza a giugno 2023, se non venisse ceduto quest'estate è obbligatorio sedersi a parlare di un rinnovo evitando il rischio di perderlo a zero da gennaio. Per Bastoni il passo è già stato fatto con un contratto che durerà fino al 2024 dopo il confronto positivo avvenuto lo scorso maggio.

Dopotutto proprio il centrale classe '99 è in costante rampa di lancio: l'Inter lo ha seguito e cresciuto dal 2017, con i vari prestiti prima all'Atalanta e quindi al Parma, per inserirlo stabilmente in rosa dalla stagione 2019-2020. Da allora Bastoni ha contribuito in maniera esponenziale alla causa nerazzurra: 118 presenze (di cui 44 quest'anno) con enormi margini di crescita e prestazioni sempre al top che gli hanno permesso di entrare in pianta stabile anche nel giro azzurro della Nazionale maggiore. E Skriniar? Arrivato all'Inter nel 2018, è esploso in nerazzurro raggiungendo la piena maturità nelle ultime due stagioni che hanno visto lievitare anche il valore di mercato (l'Inter lo acquistò dalla Sampdoria per 35 milioni). Difficile che possa migliorare ancora e venderlo oggi a 60 milioni costituirebbe la perfetta ottimizzazione dell'investimento fatto.

Tutti elementi che hanno posto Skriniar sul banco dei sacrificabili al giusto prezzo, che permetterà i colpi in entrata in completa autonomia finanziaria. Ma lo slovacco verosimilmente sarà in buona compagnia perché la rosa dell'Inter è in completa fase di revisione. Se il mercato chiamerà, anche Dumfries può lasciare (e l'arrivo di Bellanova dal Cagliari è un'ottimo investimento di ‘copertura'), così come de Vrij (con l'interesse per Bremer del Torino sempre caldissimo), Sanchez, Dzeko o Correa (che verranno dimenticati dall'eventuale coppia Dybala-Lukaku). Tutto dipenderà dalle offerte concrete che offrirà l'estate sulla falsa riga di quanto Marotta ha confessato aver fatto con Lukaku e Dybala: buttarsi a capofitto, approfittando dell'occasione.

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