Simone Inzaghi: “Ho scelto l’Al Hilal perché non c’era altra squadra che avrei voluto allenare”

Simone Inzaghi debutta oggi al Mondiale per Club da allenatore dell'Al Hilal. È una sorta di battesimo del fuoco visto che il calendario gli ha riservato la sfida con il Real Madrid che pure ha cambiato in panchina (Xabi Alonso al posto di Carlo Ancelotti). Il tecnico italiano è concentrato solo sulla partita, non si lascia distrarre dagli spifferi che arrivano dall'Italia, con tanto di chiacchiericcio sul "tradimento" nei confronti dell'Inter (per com'è arrivato l'addio) e sulla trattativa già chiusa coi sauditi prima della finale di Champions (con suo figlio Tommaso regista occulto dell'operazione). Le parole che scandisce in conferenza stampa sono come rispedire al mittente certe illazioni, oltre che fare professione di fede verso il nuovo club che, per averlo, ha messo sul piatto uno stipendio d'oro (circa 26 milioni netti a stagione). Ed è disposto anche ad accontentarlo sul mercato.
Inzaghi spiega perché ha scelto l'Al Hilal
"L'anno scorso qui c'era Jorge Jesus e la squadra aveva giocatori eccellenti – l'intervento di Inzaghi alla vigilia dell'incontro con i blancos -. Ho accettato la sfida che mi è stata proposta e sono uscito dalla mia zona di comfort dopo diversi anni all'Inter". L'ultima frase segna già una cesura netta rispetto al passato. Magari ne conserverà il ricordo nel cuore (come disse sua moglie in un post su Instagram) ma ci sono ragioni a cui prestare ascolto che vanno ben oltre le emozioni. "Voglio cambiare il mio modo di pensare, il mio stile di gioco e provare cose nuove. Se ho scelto l'Al Hilal è perché non c'era nessun'altra squadra che avrei voluto allenare".

Il Real Madrid è il primo banco di prova per l'ex Inter
Il Real Madrid è il primo banco di prova per questa nuova esperienza dall'altra parte del mondo. Un mono che sogna di colmare nel più breve tempo possibile il gap con il ‘vecchio continente' e ritagliarsi ulteriori fette di fiducia, potere, spazi di manovra così da spostare (anche) il grande palcoscenico dei Mondiali. I concetti che Inzaghi ribadisce nel presentare l'incontro con gli spagnoli sono musica dolcissima per i dirigenti dell'Al Hilal, dichiarazioni d'intenti e manifesto operativo. Il campo dirà se sarà possibile tramutare le buone intenzioni in fatti, risultati, qualcosa di tangibile e di cui andare fieri.
"Ambiamo a diventare uno dei migliori club al mondo – ha aggiunto Inzaghi -. Abbiamo passione e fiducia in noi stessi. Giocheremo contro il Real Madrid e sappiamo che sarà un match difficilissimo, ma siamo pronti per la sfida. Ho seguito Xabi Alonso da quando era al Leverkusen e sono rimasto molto colpito dal suo stile di gioco. È un grande allenatore e applica il calcio moderno in modo straordinario".