Scott McTominay, l’uomo in più del Napoli: bomber, leader e simbolo dello scudetto numero 4

In pochi mesi è diventato l'idolo assoluto dei tifosi del Napoli. Rapidamente è passato dalle parole ai fatti. Sempre deciso, mai negativo, ma soprattutto sempre determinante. Scott McTominay è stato l'uomo in più del Napoli di Conte, ha segnato, ha fatto la differenza, ha servito assist e nel momento più caldo di Napoli-Cagliari, la partita scudetto, ha preso pure a muso duro un senatore come Rrahmani. Ha conquistato Napoli e i napoletani e soprattutto lo scudetto, il primo della sua carriera. La somma di un'annata vissuta a cento all'ora.
I soprannomi di McTominay
Un mese fa ha scelto il suo soprannome. McT ha votato per ‘McFratm', preferito a McGyver (che pure sarebbe stato un grande omaggio), McTerminator, l'apribottiglie. Essendo scozzese, Scott, viene abbinato spesso a ‘Braveheart', il cuore impavido certamente ce l'ha. E nelle sue telecronache Pierluigi Pardo ficca dentro, con cultura, ‘Flowers of Naples‘, che è la modifica del nome dell'inno della Scozia: ‘Flower of Scotland'. Tutto giusto e tutto molto bello.

La sliding doors del mercato
Ma forse è sliding doors la citazione più giusta per quest'annata di McTominay, e pure del Napoli. Il nastro torna indietro. Il 10 agosto c'è la finale di Community Shield, a sorpresa il Manchester United vince ai rigori contro il Manchester City. McT trasforma il suo penalty e vince il trofeo, ma dopo venti giorni esatti diventa un calciatore del Napoli, che lo prende a sorpresa.
I partenopei intanto hanno bisogno di un centrocampista sembra fatta per Brescianini, che svolge le visite per i partenopei, ma firma per l'Atalanta. Si rumoreggia, si criticano le mosse della società, si rimpiange un calciatore bravo che segna una doppietta alla prima giornata. In realtà c'era già un grande colpo in caldo. McTominay gioca pure le prime due partite con lo United, non pare possa trasferirsi e invece sì. Il 30 agosto è tutto vero, foto con la maglia sul campo, anche con la famiglia e la fidanzata. Guardando lo stadio, posando con la maglia azzurra, dice ‘Amazing'. Chissà se immaginava cosa sarebbe successo.

12 gol e 6 assist in Serie A
Inizia una cavalcata mostruosa, ogni partita mostra di essere un calciatore superiore. A Napoli si trova. Al Manchester lo rimpiangono, l'allenatore dell'epoca spiegò la cessione, così come la società. La sostanza è che McTominay si è trovato a meraviglia nel Napoli di Conte, che lo ha esaltato, come ha fatto in passato con tanti altri centrocampisti. 12 gol e 6 assist in 34 partite, bottino da centrocampista di alto livello, come quelli che in Premier fanno la differenza.
Il gol da ‘figurina': McTominay è the history man
A Napoli lo amano, lui per non farsi mancare nulla in quest'annata magica ha messo la ciliegina sulla torta. Perché si sa nel momento decisivo la differenza la fanno i campioni e così sullo 0-0 della partita scudetto è arrivato il gol che ha sbloccato Napoli-Cagliari, e come è arrivato: sforbciata vincente, da fotografia che rimane per sempre – l'immagine è nota, perché praticamente è molto simile alla classica sforbiciata di Parola, quella delle figurine Panini. E così McFratm, Flowers of Naples è diventato pure the ‘History Man', e forse diventerà pure il miglior giocatore della Serie A 2024-2025.