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Perché il 3-5-2 dell’Inter di Conte non può fare a meno di Marcelo Brozovic

Marcelo Brozovic nella gara di Champions League contro il Borussia Monchengladbach è stato uno dei migliori in campo e ha dimostrato, se ancora ve ne fosse bisogno, che è l’unico calciatore della rosa nerazzurra in grado di fare il ‘vertice basso’ del centrocampo nel 3-5-2 di Antonio Conte. Grazie alle sue caratteristiche fisiche e tecniche riesce ad interpretare quel ruolo proprio come vuole l’ex commissario tecnico della Nazionale Italiana.
A cura di Vito Lamorte
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C'è una Inter con e senza Marcelo Brozovic. Inutile girarci intorno. Antonio Conte non ha mai pensato nemmeno per un secondo di modificare il suo dogma tattico e il calciatore più adatto a fare il ‘vertice basso' del centrocampo nel 3-5-2 è il calciatore croato. A testimoniarlo, se ve ne ancora fosse bisogno, è stata la gara di Champions League contro il Borussia Monchengladbach, durante la quale il numero 77 è stato uno dei migliori in campo perché è riuscito dare quel mix di tecnica e corsa che alla squadra nerazzurra era mancato nelle ultime settimane.

I numeri di Brozovic al Borussia-Park: 92 tocchi di palla, 88% di precisione nei passaggi, 2 passaggi chiave, 4 palle lunghe su 5 andate a buon fine e un tackle riuscito. Possono sembrare dati freddi ma in queste cifre c'è la prova di una prestazione che ha contribuito a tenere accesa la fiammella di speranza europea. Marcelo era alla sua prima partita dopo la positività al Covid-19 ma è rimasto in campo per tutti i 95′ e nel recupero ha attentato alle coronarie di molti tifosi della Beneamata effettuando una scivolata su Embolo. Epic Brozo è questo qui.

Abile nella gestione della palla, sempre pronto allo smarcamento e alla ricezione, il numero 77 dell'Inter è l'unico calciatore che riesce ad interpretare quel ruolo proprio come vuole l'ex commissario tecnico della Nazionale Italiana: Brozovic non ha iniziato bene la sua stagione ma è innegabile che nella posizione di ‘vertice basso' è il calciatore che riesce ad esprimere meglio sia per la fisicità che dà in quella zona di campo, è sempre uno dei calciatori che corre di più; che per la verticalità che dà al gioco. Anche contro lo Shakthar Donetsk, alla seconda giornata della Champions, il croato era stato uno dei più propostivi ma sembrava in difficoltà soprattutto dal punto di visto fisico: ieri sera ha dimostrato di essere nuovamente al "centro del villaggio", giocando tanti palloni e sbagliandone pochissimi. Quando è svogliato, può risultare irritante; ma se è in giornata, il suo contributo è decisivo. Perché c'è una Inter con e senza Marcelo Brozovic.

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