“Non tifo più calcio”, la delusione è troppo forte per il piccolo Samuele: la colpa è della Roma
"Basta! Da 3-1 Roma a 4-3 Juventus. Io non tiferò più calcio. È ufficiale, non tifo più calcio. Prometti di non tifare più calcio? Sì". Così inizia e finisce la tenerissima lettera di un bambino che è stato ferito nei sentimenti più profondi, dalla propria squadra del cuore, dai propri beniamini che vede con gli occhi di chi un giorno vorrebbe essere come loro. Poche righe, ma dirette come dardi al centro del bersaglio per una lettera che è stata scritta a poche ore dalla disfatta della Roma all'Olimpico contro la Juventus.
A scrivere nero su bianco la propria delusione è stato il piccolo tifoso romanista Samuele, la cui lettera è poi finita sul web diventando ben presto virale per la sua tenerezza e spontaneità. "Sport preferito: basket" e poi ancora "E' ufficiale: non tifo più calcio". Tanta, troppa la delusione di vedere soccombere in quel modo la sua Roma e così Samuele ha deciso di farla finita con lo sport che da sempre più ama e segue. Felice per gesta dei suoi beniamini che l'hanno illuso giocando con la sua passione di bambino. Il primo vantaggio, firmato da Abraham, poi il raddoppio che porta la firma di Mkhitaryan, quindi la perla su punizione di capitan Pellegrini.
Un'apoteosi che si è trasformata prima in dramma e poi in incubo: la rimonta in 7 minuti che ha ribaltato il match con le reti di Locatelli, Kulusevski e De Sciglio e che hanno per sempre segnato una sfida che è già entrata nei psicodrammi sportivi di sempre. Un match assurdo, che ha gettato nello sconforto tutta la tifoseria giallorossa che si è identificata in quelle poche parole scritte da un bambino che negli occhi e nel cuore non è riuscito a togliersi la tristezza per l'incredibile tradimento subito dal campo.
Una lettera virale che ha fatto il giro del web e ha raccolto abbracci virtuali, tentativi di far ritornare sui propri passi il piccolo Samuele, diventando oggetto di confronto e di discussione. Fino a coinvolgere emotivamente tutti, persino Rosella Sensi, figlia del mitico presidente Franco, da sempre vicina alle sorti giallorosse: "Mi sono commossa, perché l’ho immaginato felice dopo il gol di Pellegrini. E poi derubato di quell’emozione" ha scritto sul proprio profilo Facebook. "Mi dispiace tanto per il piccolo Samuele, ma spero che non rinunci mai a tifare la sua squadra e che un giorno, non troppo lontano, torni a sognare e magari festeggiare qualcosa di importante. Un tifoso della Roma, come diceva il mio papà, rimane sempre una persona unica e speciale. È vero: a volte sostenerla rende tristi e arrabbiati. Ma ci fa sentire sempre i migliori."
