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Milan, Boban attacca Gazidis ed Elliott: “Rangnik? Non avvisarci è stata una scorrettezza”

Il Cfo rossonero, a poche ore dalla partita con il Genoa, ha confermato la spaccatura all’interno del club: “Per il bene del Milan è necessario che l’incontro con la proprietà avvenga al più presto. La proprietà deve essere chiara sia nel budget che negli obiettivi. Non avvisarci di Rangnik è stato irrispettoso e inelegante. Non è da Milan. Almeno quello che ci ricordavamo fosse il Milan”.
A cura di Alberto Pucci
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Per il club rossonero quella di Milan-Genoa non è una vigilia tranquilla. Dopo le parole dello scorso weekend di Paolo Maldini, che aveva preso nuovamente le distanze dall'eventuale scelta di Rangnik, e le dichiarazioni di Marco van Basten sullo scudetto del 1990 e sul suo rapporto con Arrigo Sacchi, nelle ultime ore sono arrivate anche le dure parole di Zvonimir Boban. Il dirigente milanista, intervistato dalla ‘Gazzetta dello Sport', ha infatti chiamato in causa la proprietà Elliott: fino ad ora spettatrice ‘silente' della spaccatura tra il reparto tecnico del Milan e l'amministratore delegato Ivan Gazidis.

"Milan unito? Prendendo atto di mille difficoltà iniziali, delle differenze culturali e delle passioni rossonere ben diverse, con tutte le divergenze di vedute e qualche volta opposti pensieri, ancora qualche giorno fa pensavo fosse questa la realtà – ha spiegato Boban – Per come la vedo io, l’unità significa condivisione, l’unità è rispetto. Alla fine, la base di tutto è avere questo approccio, è l’unica via per poter lavorare e sentirsi bene".

La rabbia per il contatto con Rangnik

La reazione decisa di Zvonimir Boban nasce non solo dal silenzio della proprietà ma anche dalle voci sul contatto tra Gazidis e Ragnink: "Il fatto che parliamo di queste cose non fa bene a nessuno, soprattutto alla vigilia di una partita importante, come sono tutte quelle che stiamo giocando adesso. La cosa peggiore è che questo evento destabilizzante avviene in un momento durante il quale la squadra sta crescendo e si vede un grande lavoro di Pioli, in un momento dove si percepisce che si sta formando un percorso nettamente migliore. Non avvisarci è stato irrispettoso e inelegante. Non è da Milan. Almeno quello che ci ricordavamo fosse il Milan".

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Il confronto con Gazidis

"Con Gazidis abbiamo già parlato – ha aggiunto il dirigente rossonero – Per il bene del Milan, è certamente necessario che il meeting con la proprietà avvenga al più presto. La proprietà deve essere chiara sia nel budget che negli obiettivi. In sintesi: noi rispettosi delle esigenze di equilibrio economico finanziario per garantire una sana e corretta gestione della società, la proprietà rispettosa dei risultati sportivi affidati a chi rappresenta la storia e i valori di un grande club. Al momento, nonostante gli sforzi nel mercato di gennaio e i tanti tagli, con due cessioni importanti e l’alleggerimento che deriva dai relativi ingaggi, non sappiamo che margini avremo".

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Il futuro di Ibrahimovic

Tra i punti toccati da Boban nell'intervista, anche quello legato al rinnovo di Zlatan Ibrahimovic: "Tutti vedono l’impatto che Zlatan ha avuto. E’ un giocatore speciale, e non credo ci siano dubbi che dovremmo affrontare già oggi un possibile rinnovo per la prossima stagione, al di là del risultato finale della squadra. Ci è stato chiesto di ringiovanire la rosa e l’abbiamo fatto ma sostenendo sempre che ci vuole il giusto mix tra gioventù ed esperienza. Il mercato invernale ha dimostrato che avevamo ragione, basta vedere come i giovani siano cresciuti in breve tempo".

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