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McTominay incanta anche la Tv americana: cercano una risposta alla domanda che si pongono tutti

Cinque gol nelle ultime 3 partite hanno trasformato lo scozzese in un’arma letale per il Napoli di Conte, tornato in vetta alla Serie A da solo grazie anche alla sconfitta dell’Inter. “Può essere lui il migliore calciatore della Serie A in questa stagione?”.
A cura di Maurizio De Santis
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Scott McTominay. Il nome che campeggia nel primato del Napoli è quello dello scozzese che il Manchester United ha lasciato partire a cuore leggero perché non funzionale al progetto. In una recente conferenza, Antonio Conte gli aveva chiesto qualche gol in più e il "soldato" ha risposto "signore, sì signore!": ne ha realizzati 5 nelle ultime tre partite (11 il dato complessivo, accompagnato da 4 assist). Empoli (2), Monza (1), Torino (2) le squadre che ha bucato regalando punti pesanti, togliendo le castagne dal fuoco a una squadra che a quattro giornate dal termine è lassù e sogna il quarto scudetto, il secondo nel giro di 3 anni nonostante le partenze eccellenti di Osimhen e poi a campionato in corso di Kvaratskhelia.

In azzurro è arrivato nell'estate scorsa per la somma di 30 milioni, ne guadagna 3 netti a stagione. A queste cifre è (quasi) impossibile stringersi la mano e sancire un affare per un calciatore che arriva da un torneo (la Premier League) che insiste su parametri fuori portata anche per le big di Serie A (e il Napoli, per capacità di fatturato, non lo è ancora). Il tecnico salentino lo ha voluto, plasmato, trasformato in un incursore che ti arriva addosso all'improvviso e fa saltare le tue linee. Ha la mentalità per farlo e non è mai stata spavalderia dire "io credo nello scudetto". Lo ha ammesso con la stessa sincerità con la quale ha scherzato parlando in napoletano in tv a Dazn a fine gara.

Il rendimento di McTominay è straordinario, l'emittente americana CBS pone addirittura una domanda che non è un azzardo: può essere proprio lui il miglior calciatore di questa stagione in Serie A? La risposta è tutta nella meraviglia che gli interlocutori in studio esprimono in momenti differenti parlando del suo rendimento.

A cominciare da Ian Paul Joy, ex calciatore telecronista sportivo scozzese naturalizzato statunitense. "Non ci posso credere. Questo Napoli, sulla carta, non avrei mai pensato che avrebbe avuto una chance per vincere lo scudetto contro una squadra come l'Inter. Conte ha fatto un grande lavoro e poi c'è McTominay che ha un rendimento straordinario".

Matteo Bonetti e Marco Messina mettono in controluce l'impostazione che l'allenatore ha dato anche al Napoli, facendo del centrocampista scozzese uno dei suoi punti di forza. "Era quello di cui il Napoli aveva bisogno, è lui a fare la differenza – dice Messina -. Il più grande timore dopo le partenze di Osimhen e poi di Kvara era che non ci fossero più calciatori in grado di farla nei momenti importanti. E mi sono chiesto: chi può essere adesso quel calciatore? Sarò onesto, non pensavo che McTominay potesse farlo. Pensavo che potesse fare bene, ma non a questo livello. Per me, è diventato un leader all'interno di questa squadra".

La parola passa a Bonetti che vede una ‘somiglianza' con la Juve di Conte: "Ricordi che Arturo Vidal e Marchisio segnavano un sacco di gol, giusto? E Lobotka è come se interpretasse più o meno lo stesso ruolo di Pirlo. Certo in quella squadra c'era anche Pogba. Tra quei centrocampisti c'erano due o tre di loro che segnavano molti gol, tipo 8-12 a stagione. Conte è diventato un maestro nell'inserire questi giocatori box to box, i numeri otto, in posizioni strategiche, a ricevere quei palloni in area. Non è una novità… per certi versi lo ha fatto anche all'Inter, dove aveva Lukaku che veniva lanciato in profondità".

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