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Lippi e l’emergenza Coronavirus: “Bisogna andare avanti rispettando il protocollo”

L’ex allenatore della Nazionale campione del mondo nel 2006, ha commentato il grave problema che affligge anche il calcio italiano: “Fino alla fine del campionato scorso le cose sono andate bene, ma ora dai casi di Genoa e Napoli in poi, ogni giorno vengono fuori altri positivi. Sono molto curioso di vedere cosa farà la giustizia sportiva perché non si possono creare precedenti”.
A cura di Alberto Pucci
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Da grande uomo di calcio e dall'alto della sua esperienza, anche Marcello Lippi ha fatto conoscere la sua opinione sull'emergenza Coronavirus, che da giorni sta purtroppo monopolizzando l'attenzione di tutti i tifosi. "Il peggioramento degli ultimi mesi non se lo aspettava nessuno – ha spiegato l'ex allenatore campione del mondo a Sky Sport – Fino alla fine del campionato scorso le cose sono andate bene, ma ora dai casi di Genoa e Napoli in poi, ogni giorno vengono fuori altri positivi".

"Il punto è che se abbiamo accettato un protocollo dobbiamo andare avanti rispettandoloSono molto curioso di vedere cosa farà la giustizia sportiva perché non si possono creare precedenti". In attesa di capire i prossimi sviluppi, Lippi ha poi parlato di calcio giocato concentrando le sue attenzioni sulla Nazionale, sulla corsa scudetto e sulla Champions League.

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I complimenti a Mancini, Conte e Gasperini

"Mancini ha fatto un lavoro splendido e lo ha fatto convocando giocatori che non avevano ancora debuttato nelle rispettive squadre – ha aggiunto Lippi – Roberto è stato bravo a creare il gruppo, questa è una Nazionale che gioca bene. Per lo scudetto resta favorita la Juventus. Pirlo sono sicuro che farà bene ma l'Inter ha ridotto il divario e può giocarsela con tutti sia in campionato che in Champions. Conte è l'uomo giusto per creare una squadra vincente. È sempre stato un trascinatore, lo era da giocatore e lo è da allenatore".

Tra le italiane in Europa, l'Atalanta è quella che stuzzica di più la fantasia del 72enne mister viareggino: "Ha il gioco più completo a livello internazionale. È una squadra compatta, partecipano tutti all'azione e attaccano tutti gli spazi magari concedendo qualcosa di troppo dietro. Nell'ultima Champions il Psg ha avuto fortuna, altrimenti in semifinale c'era l'Atalanta. Nonostante un girone molto difficile, la formazione di Gasperini parte alla pari con le 4-5 squadre migliori".

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