L’Inter presenta il ricco rinnovo a Skriniar che resta ancora in silenzio: le cifre che non tornano
Lo si era detto, lo si è fatto: subito dopo aver conquistato gli ottavi di finale di Champions League, l'Inter si è immediatamente seduta al tavolo delle trattative per chiudere il prolungamento del contratto con Milan Skriniar. Nel primo pomeriggio di giovedì 27 ottobre, a nemmeno 24 ore dal poker europeo al Viktoria Plzen, il club e i rappresentanti del giocatore si sono visti ma non c'è stato alcun passo in avanti concreto. L'offerta nerazzurra è concreta, dev'essere solamente formalizzata nero su bianco, ma ciò che procrastina il tutto è la controparte.
Una quindicina di milioni sono stati assicurati dal successo di San Siro dove l'Inter ha chiuso la pratica Viktoria e con cui si è regalata con un turno d'anticipo gli ottavi di Champions nel Girone più difficile della prima fase. Alla faccia di chi stava gufando nel silenzio del Camp Nou e che poi ha concluso le proprie fatiche con una sconfitta che brucia e nuove polemiche. Missione compiuta e promessa rispettata: si era detto che se ci fosse stata qualificazione ci si sarebbe dati appuntamento con il neo capitano per stabilire le basi del prossimo futuro.
L'Inter ha ribadito la propria posizione, oramai conosciuta da sempre: assoluta volontà di continuare ancora, nessuna intenzione di speculare sull'eventuale scadenza del prossimo giugno, ma la chiara intenzione di avere lo slovacco tra i punti saldi degli anni a venire. La fascia, che oramai campeggia sul braccio del centrale, è ulteriore segno di garanzia. Non bastasse, anche le cifre messe sul piatto sono da top player. Skriniar oggi guadagna circa 3,8 milioni a stagione, l'Inter ha già le pratiche pronte con sopra una cifra aumentata praticamente del 100%: 6,5 milioni, pari al tetto salariale che il club si è autoimposto.
A quella cifra, oggi, ci sono solamente due giocatori che sono i leader della rosa di Inzaghi: Marcelo Brozovic e Lautaro Martinez. Dunque, a Skriniar viene proposto il massimo, condito anche dalle parole di mister Zhang, il presidente nerazzurro che ha assistito entusiasta dalle tribune di San Siro alla gloria europea: "Sono fiducioso per questo rinnovo" aveva detto nella giornata di Inter-Viktoria. "Ai dirigenti ho dato un mandato preciso: non alzatevi dal tavolo senza la firma del giocatore". Che però non è arrivata e qualcosa non torna: chiunque avrebbe accettato una proposta su tali cifre.
Ma cos'è accaduto nell'incontro odierno in sede nerazzurra? Milan Skriniar ha preso ulteriore tempo, o meglio i suoi rappresentanti che hanno incontrato Marotta e Ausilio hanno chiesto altri sette giorni per pensare. A cosa? Dopotutto le cifre sono chiare, lo sforzo economico dl club è evidente e oltre il quale non può spingersi. A conti fatti c'è tutto: stima, fiducia, fascia, soldi. Cosa manca? Nulla se non un'ultima certezza: l'entourage vuole capire se il flirt estivo con il PSG si sia davvero consumato o ci sia la possibilità del classico ritorno di fiamma. In estate i parigini avevano quasi fatto carte false per strappare il centrale all'Inter, spingendosi fino a 60 milioni per il cartellino.
Non se ne fece niente. L'Inter non cedette di un passo. L'Inter, appunto. Skriniar non si è mai pronunciato a proposito anche perché non poteva farlo, essendo un regolare tesserato nerazzurro. Ma davanti alle voci di un contratto da 9 milioni di euro netti a stagione proveniente da Parigi, probabilmente si è insidiato un ragionamento che ha preteso tempo e ha portato all'attuale situazione che vede la scadenza più importante (gennaio, quando sarà libero a costo zero) avvicinarsi sempre più. L'Inter offre amore e affetto, il PSG soldi: chi avrà la meglio? La risposta dovrà arrivare ben prima della fine dell'anno.
