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Prima il Viktoria, poi Skriniar: l’Inter si gioca tutto nei prossimi 90 minuti di Champions League

Obiettivo da non poter fallire: l’Inter deve vincere a San Siro mercoledì sera per conquistare il 2° turno di Champions League con una partita d’anticipo. Ma anche – e soprattutto – per blindare subito Skriniar con una nuova proposta.
A cura di Alessio Pediglieri
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Nulla è scontato nel calcio ma l'Inter vede in modo concreto gli ottavi di finale di Champions League lontani solamente 90 minuti: se alla conclusione della prossima partita a San Siro contro il Viktoria Plzen il tabellino sancirà il successo dei nerazzurri di Inzaghi vorrà dire passaggio certo alla seconda fase di Coppa con una gara in anticipo. Un traguardo importantissimo, ottenuto in uno dei Gironi più difficili della prima fase, con Bayern Monaco e Barcellona, grazie soprattutto alla doppia sfida contro i catalani che ha dato la svolta alla classifica, incassando 4 punti sui 6 in palio. Prestigio sportivo, ma anche soldi pesanti che entrano nelle esangui casse del club.

Conti alla mano, fino ad oggi l'Inter ha conquistato sul campo 2 vittorie, un pareggio e una sconfitta nelle prime 4 partite di Champions, vale a dire circa 7 milioni di euro per i premi stabiliti dall'Uefa, oltre agli incassi registrati dalle gare interne fin qui disputate, contro Bayern e Barcellona. Poi, tra la sfida al Viktoria e la trasferta di Monaco, ne ‘ballano' circa altri 5. Ma ciò che più conta è che i tre punti a San Siro permetterebbero all'Inter di mettere le mani su altri 10 milioni circa, tanto è l'entrata per chi si qualifica agli ottavi. In pratica, con l'accesso alla seconda fase, l'incasso sarebbe non inferiore ai 18-19 milioni di euro, in attesa almeno di un'altra entrata certa, quella della partita in casa nella fase ad eliminazione diretta.

Ovviamente è un calcolo a spanne perché poi subentrano altri elementi che andrebbero ad incrementare il volume di soldi che arriverebbe dalla Coppa, come l'aumento della parte del market pool e l'ascesa nel ranking Uefa, se si proseguisse più in là il cammino. Tutti elementi che porterebbero al club nuovo prestigio internazionale ma che potrebbero anche finalmente scardinare lo stallo che si è creato tra la società e uno dei giocatori più rappresentativi, Milan Skriniar.

Prove ca capitano: senza Handanovic, la fascia è finita sul braccio di Milan Skriniar, in nerazzurro dal 2017
Prove ca capitano: senza Handanovic, la fascia è finita sul braccio di Milan Skriniar, in nerazzurro dal 2017

Il difensore slovacco è infatti a scadenza di contratto, giugno 2023, ambito e prezioso elemento di mercato nonché punto di riferimento del reparto arretrato di Inzaghi. Dove l'inserimento di Acerbi ha fatto fin qui alternare de Vrij e Bastioni, non Skriniar con cui, in campo, sono arrivate anche prove tangibili per poter proseguire insieme: la fascia da capitano indossata con Handanovic in panchina è un segnale tutt'altro da trascurare.

Eppure, al momento, il discorso prolungamento è fermo da quest'estate con le parti che si studiano e valutano. Il club ha intenzione di non mollare la presa sul giocatore, che venne prelevato dalla Sampdoria per una trentina di milioni e che oggi ne vale più del doppio. Nel mercato di agosto si è resistito alla tentazione di cederlo al PSG (che si era spinto fino a 60 milioni), mostrando chiaro interesse nel non spezzare il rapporto. Poi, il silenzio: il giocatore sta meditando un eventuale addio a fine contratto, visto che si potrebbe liberare a parametro zero e approdare in club che gli offrirebbero di più a livello economico. Come lo stesso PSG che si spingerebbe fino a 9 milioni a stagione più eventuali bonus.

Cifre impossibili per i tetti salariali nerazzurri, ma in questi prossimi giorni potrebbe esserci la svolta decisiva tanto attesa dai tifosi nerazzurri: con la qualificazione in tasca, Marotta tornerebbe alla carica e proporrebbe un rinnovo a 6 milioni a stagione, praticamente il contratto riservato ai top player di Inzaghi, come Brozovic e Lautaro. Meno di quanto non arriverebbe da Parigi ma un'ulteriore conferma della fiducia riposta dal club per il giocatore. Non a parole ma in modo concreto con i soldi dell'Uefa e non è un caso che il primo contatto – che doveva avvenire nei giorni scorsi – è stato rimandato dopo la gara di mercoledì sera. Se tutto andrà come previsto, l'Inter si presenterà sicura, con le casse un po' più piene e la rinnovata proposta a Skriniar. Poi spetterà al giocatore scegliere: o confermare l'affetto che lo lega al club o proseguire sulla strada dello svincolo, arrivando a gennaio per offrirsi al migliore offerente sul mercato.

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