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Skriniar fa muro, davanti al ricco rinnovo con l’Inter è di poche parole: “Non è il momento giusto”

Il centrale difensivo ha affiancato nella conferenza pre Champions mister Inzaghi ma non ha voluto rispondere alle domande sul suo futuro: “Non ho mai parlato, preferisco rimanga così”
A cura di Alessio Pediglieri
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Milan Skriniar nella conferenza della vigilia di Viktoria Plzen-Inter si aspettava la classica domanda sul suo futuro, soprattutto all'indomani delle nuove indiscrezioni attorno al suo oramai più che probabile rinnovo in casa Inter. Il centrale slovacco però riesce a bloccare il tema sul nascere, nemmeno fosse un'azione da gol avversaria, mettendo a tacere qualsiasi ulteriore indiscrezione a riguardo: un vero e proprio muro difensivo, impenetrabile davanti ai giornalisti, in attesa di ritornare tale anche in campo.

Per l'ex Sampdoria non è stata una estate facile e serena: prima le tantissime voci che si sono accavallate sulla sua partenza-sacrificio che era stata data per scontata sin dalle prime ore di calciomercato. poi, l'infortunio che ne ha frenato la preparazione e l'inizio regolare in campionato, mettendosi a disposizione di mister Inzaghi solamente a stagione iniziata. Infine, le tante polemiche che stanno camminando a fianco di un'Inter che ha rimediato già tre sconfitte in sette partite, quasi il 50% di quelle disputate sino ad oggi ritrovandosi già a settembre sotto il fuoco incrociato dell critiche che hanno preso di mira anche l'allenatore.

Critiche che hanno avuto in primo luogo la difesa nerazzurra non più impenetrabile, incapace di gestire le situazioni delicate, diventando un reparto come tanti altri. Eppure l'osso duro, lo scheletro primordiale davanti ad Handanovic (o a Onana) non è cambiato: Skriniar-de Vrij-Bastoni. Ma sono cambiati rendimenti e prestazioni, a tal punto che tanti sono stati messi sul banco degli imputati ma non tutti: Skriniar ha ricevuto un trattamento particolare da parte del popolo nerazzurro che in estate si era anche manifestamente proclamato contrario alla sua cessione. Un rapporto che adesso però bisogna ripagare e per farlo servono i risultati: "Non era semplice rialzare la testa dopo il derby e il Bayern, ma siamo riusciti a scambiarci delle parole nello spogliatoio. Il confronto ci è servito, tutto questo sicuramente ci ha aiutato a vincere l'ultima partita", contro il Torino, anche se all'ultimo istante.

Skriniar tornerà al centro della difesa anche contro il Plzen, rimettendosi al proprio posto che ricoprirà per i prossimi anni a venire con la possibilità un domani anche di indossare la fascia da capitano. Per lui, si vocifera oramai sempre più insistentemente, è alle porte un nuovo contratto: è in scadenza a giugno, l'Inter alla fine ha desistito nel concederlo al PSG da cui avrebbe potuto ricevere in cambio almeno 60 milioni sonanti e entro fine dell'anno ci si siederà attorno ad un tavolo a trattare il prolungamento. Ricco e lungo: cinque anni, a 7 milioni di euro a stagione. Il solo Lautaro guadagnerebbe di più. Un contratto top che indicherebbe un cambio di rotta netto e preciso verso lo slovacco che, però, fa muro a chi gli chiede ulteriori commenti: "Non ho mai parlato e preferisco continuare così" ha detto in conferenza. "Siamo arrivati qui per giocarci questa partita e non voglio parlare del mio futuro e del mio contratto, perché non ritengo sia il momento e il posto giusto. Quando ci saranno novità lo saprete da me e da nessun altro"

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