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Lazio-Torino a rischio: si gioca o va rinviata per Covid? Oggi la decisione

Lazio-Torino rischia di essere rinviata a causa dei casi di Covid che hanno sviluppato il focolaio di contagi tra le fila dei granata. Oggi la decisione in base all’ultimo giro di tamponi, ma prevale la cautela. I granata restano in quarantena fino a mercoledì, lo spiega il direttore Roberto Testi: “La quarantena potrà terminare da mercoledì solo se non ci saranno nuovi positivi per il secondo giro di tamponi consecutivo. Siamo di fronte a un focolaio infettivo diverso, a causa della presenza della variante inglese, e l’incubazione di questa malattia può essere anche di dieci giorni”. Sono 12 i calciatori di movimento a disposizione di Nicola. La squadra non si allena effettivamente dal 22 febbraio.
A cura di Maurizio De Santis
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Alla vigilia della 25sima giornata di campionato ancora non è chiaro se la partita Torino-Lazio si gioca. Il match di domani, martedì 2 marzo in programma alle 18.30 e valido come anticipo di Serie A, resta in forte dubbio a causa del focolaio di Covid che ha sviluppato un preoccupante numero di contagiati (10, di cui 8 calciatori) tra le fila dei granata. L'evoluzione della situazione ha spinto l'Asl competente a fermare gli allenamenti della squadra di Nicola (gli ultimi risalgono al 22 febbraio) che solo nella giornata di domenica ha potuto svolgere – ma in forma individuale, in spazi esterni e senza la condivisione dello spogliatoio – una sorta di preparazione alla sfida contro i capitolini.

Il parere decisivo da parte dell'ente arriverà entro la giornata odierna. Il rischio che anche questo match (dopo Torino-Sassuolo spostato al 17 marzo) venga rinviato è concreto. Le parole del direttore dell'Asl di Roberto Testi, direttore del dipartimento di Prevenzione dell’Asl Città Torino, ne sono la testimonianza diretta. "Il 23 febbraio – ha ammesso alla Gazzetta dello Sport – abbiamo disposto una quarantena domiciliare per tutto il gruppo squadra del Torino di almeno sette giorni e ribadisco che la quarantena di quel gruppo durerà fino alla mezzanotte di martedì 2 marzo".

Ce la farà il Torino a recarsi in trasferta nella Capitale? Sono appena 12 i calciatori di movimento a disposizione e negativi al coronavirus. Tra questi c'è anche Antonio Sanabria che, a sua volta contagiato, è da un mese che non svolge sessioni di allenamento. In buona sostanza, è arrivato in Italia ma non è mai riuscito a essere pronto per andare in campo. Gli ultimi tamponi (quelli di sabato) non hanno rilevato ulteriori casi.

Tutto dipenderà dall'esito dei nuovi test. Verranno effettuati oggi e di cui si conoscerà il risultato martedì mattina ma prevale in ogni caso la cautela. "La quarantena potrà terminare da mercoledì solo se non ci saranno nuovi positivi per il secondo giro di tamponi consecutivo – ha aggiunto Testi -. Quello riscontrato tra le fila del Torino è focolaio infettivo diverso, a causa della presenza della variante inglese, e l’incubazione di questa malattia può essere anche di dieci giorni. Ecco perché devono essere prese tutte le misure di sicurezza necessarie a tutela della salute pubblica".

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