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La mossa della UEFA per aggirare la censura in Russia: messaggio in diretta sulla TV russa

La UEFA, in modo semplice ma efficace, riesce ad aggirare in parte la censura vigente in Russia sul tema della guerra in Ucraina. Attraverso un escamotage e la Champions League, l’organizzazione del calcio europeo comunica un messaggio di pace al popolo russo.
A cura di Alessio Pediglieri
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Lo sfondo della guerra in Ucraina nelle partite di Champions League e così anche a Torino, durante Juventus-Villarreal, non ci si dimentica del conflitto bellico in corso oramai da oltre 20 giorni. Anche all'Allianz Stadium appare fortissimo il segnale che viene mandato in onda in tutto il mondo e direttamente in Russia, dove la Coppa viene regolarmente trasmessa: a bordo campo, tra i tanti cartelloni luminosi che regalano spazio e visibilità a sponsor e aziende, c'è anche la parola "Pace".

Un messaggio che l'UEFA non ha voluto far mancare, al di là delle scelte prese nei confronti della Russia, il Paese scatenante la guerra per volontà di Vladimir Putin, con sanzioni che anche nello sport hanno avuto violentissime ripercussioni su società e atleti di origini russe. "Pace", scritto in inglese perché comprensibile a tutti ma anche in cirillico, per un motivo particolare e preciso che va direttamente al punto: le gare di Champions vengono ancor oggi proposte in diretta al pubblico russo attraverso il canale televisivo "Match Tv" che ne detiene i diritti.

Così, in occasione di un evento che sempre e comunque attira su di sè gli occhi di tutto il mondo, la possibilità di diffondere anche un messaggio fondamentale che possa essere letto senza problemi dal popolo russo e che possa eventualmente smuovere gli animi perché il conflitto possa terminarsi nel più breve tempo possibile. Aggirando di fatto la censura che vige in questi giorni in Russia, sulla guerra in Ucraina: la decisione dell'UEFA permette di trasmettere questo semplice ma essenziale messaggio senza incorrere in alcuna censura, finendo in diretta sulla televisione russa, "Match Tv" di proprietà della Gazprom, il colosso del gas russo con cui l'UEFA stessa aveva chiuso nei giorni scorsi tutti i rapporti commerciali.

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Ironia della sorte, proprio la parola "Peace" tra i vari cartelloni pubblicitari a bordo campo è stata inserita tra i vari sponsor proprio occupando lo spazio che sarebbe stato della stessa Gazprom. Accanto alla scritta in inglese, la stessa parola in cirillico "мир" che ha un duplice significato ancora più forte: oltre che ‘pace', infatti, significa anche ‘mondo', altro elemento che l'UEFA ha voluto rimarcare entrando direttamente nelle televisioni degli spettatori russi.

La doppia scritta 'Peace' e 'мир' apparsa in diretta sulla tv russa Match Tv nelle partite precedenti
La doppia scritta ‘Peace' e ‘мир' apparsa in diretta sulla tv russa Match Tv nelle partite precedenti

Le sanzioni dell'UEFA adottate nelle ultime settimane sono state tante e molteplici. Tra le più forti la conclusione del contratto con la Gazprom, uno dei main sponsor della Champions League, lo spostamento della finale da San Pietroburgo a Parigi e la scelta di fermare tutti i club russi e le nazionali della Russia che sono stati sospesi dalla partecipazione alle competizioni FIFA e UEFA fino a data da destinarsi

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