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In Champions un Milan senza Ibra, Pioli: “Parte in panchina. Contro il Porto gare decisive”

Ibrahimovic partirà dalla panchina, Pioli ha le idee chiare per la trasferta portoghese di Champions League. Dove il Milan farà a meno dello svedese, con pochi minuti nelle gambe: “Abbiamo studiato, proveremo la nostra tattica. Servirà essere concentrati, contro un avversario abituato a queste sfide”. E sul passaggio del turno: “Le prossime saranno due gare decisive”
A cura di Alessio Pediglieri
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Stefano Pioli studia ma non fa pretattica né illude tifosi e giocatori: il futuro del Milan in Europa passa dalla doppia sfida contro il Porto di Conceiçao, una squadra esperta ed abituata alle partite internazionali dove fino ad oggi i rossoneri hanno pagato i dettagli. Il tecnico del Diavolo lo sa e non si nasconde, pur consapevole che nella prossima trasferta di martedì non sarà ancora a pieno regime uno degli uomini chiave in campo europeo, Ibrahimovic.

"Ha giocato 15 minuti, al momento nelle gambe ha quello non molto più". Dunque, Zlatan Ibrahimovic – che contro il Verona ha dato segnali di crescita a livello fisico – deve ritrovare il ritmo partita. Lo svedese ha giocato solo due scampoli di gare in campionato, in Champions League non è ancora sceso in campo ed è improbabile che lo faccia dal primo minuto nella delicatissima trasferta portoghese.

I giocatori devono crescere insieme al club e al tecnico, è un rapporto di fiducia: io cerco di farli migliorare e loro devono dare tutto. Io studio per prepararli al meglio, poi sono loro e i loro atteggiamenti a fare la differenza. Le due gare contro il Porto saranno decisive

Stefano Pioli non si nasconde né nasconde i problemi che la squadra ha con tante assenze e con poca esperienza a livello internazionale. Che potrebbe pagare ancora una volta perché in Europa "i dettagli sono importanti e fin qui abbiamo pagato proprio quelli". Uno scotto che rischia di essere presente anche martedì sera con altri giocatori in campo senza grande passato a livello internazionale: "Una maglia se la giocano Daniele Maldini e Krunic, poi c'è Bennacer che sta meglio e Leao che è sempre più consapevole delle proprie qualità". 

Manca tanto per tornare ad essere grandi anche a livello internazionale, ma siamo sulla strada giusta. Ci sono ancora tanti step da superare, come quello contro il Porto di domani. La squadra vuole arrivare finalmente ad un risultato positivo in Champions, dopo le prime due gare dove abbiamo pagato alcune disattenzioni difensive

Un'emergenza che però non dovrà essere una scusante: "Abbiamo studiato il Porto proveremo a livello tattico a metterli in difficoltà. L'unica è restare concentrati sulle partite, sarà una gara tipica da alto livello: sono solidi, preparati, veloci e compatti".

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