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Il Milan smentisce, la lista nera non esiste: arriva la nota ufficiale del club

Il Milan smentisce con una nota ufficiale le indiscrezioni di stampa su un Mino Raiola ‘fatto fuori’ dalla trattativa per il rinnovo del contratto di Alessio Romagnoli, in quanto persona indesiderata dopo quanto accaduto la scorsa estate per Gigio Donnarumma. Il club rossonero fa sapere il proprio punto di vista sulla questione.
A cura di Paolo Fiorenza
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Nessuna ‘rappresaglia' del Milan contro Mino Raiola, dopo che il potente agente italo-olandese ha tessuto la trama dell'addio a costo zero di Gigio Donnarumma. Il club rossonero smentisce ufficialmente con una nota il titolo a nove colonne della Gazzetta dello Sport di oggi, che lasciava pochi dubbi sul tema: "Il Milan espelle Raiola". Secondo la rosea, gli strascichi velenosi di quanto accaduto l'estate scorsa avrebbero avuto come conseguenza di escludere il procuratore dalla trattativa per il rinnovo di Alessio Romagnoli.

Insomma il difensore starebbe parlando con la società da solo, allo scopo di trovare l'intesa sul nuovo contratto. Una presa d'atto anche da parte del 26enne che in questa fase è meglio non farsi assistere da quel Raiola che viene visto in via Aldo Rossi come il simbolo di tutti i mali del nuovo calcio, ovvero le richieste fuori dalla realtà dei calciatori e le commissioni monstre dei procuratori. Una ricostruzione dello stato dei fatti negata dal Milan: "In merito all'articolo pubblicato oggi dalla Gazzetta dello Sport dal titolo ‘Il Milan espelle Raiola', AC Milan precisa che il Club mantiene rapporti professionali con tutti gli agenti, senza alcuna preclusione".

Il capitano del Milan – lo è ancora, anche se ultimamente Pioli gli preferisce Kjaer e Tomori – andrà a scadenza nel prossimo giugno e la volontà delle parti è di continuare assieme, ma con la condizione necessaria di una robusta decurtazione del suo attuale ingaggio. Romagnoli infatti al lordo è il giocatore che pesa di più sul bilancio del club rossonero, visto che guadagna 6 milioni netti (il lordo  di Ibrahimovic è alleggerito dal Decreto Crescita).

Il giocatore è consapevole che i tempi sono cambiati, così come il suo ruolo nella squadra, ma non vorrebbe comunque scendere sotto i 4,5 netti. Dal canto suo il Milan è disposto ad arrivare a 3,5, una cifra comunque alta per un giocatore non più titolare e che ha perso la Nazionale. La trattativa va avanti, "senza alcuna preclusione" dice il Milan. Del resto Raiola resta pur sempre l'agente, fiduciario ed amico, di quell'Ibrahimovic che comanda lo spogliatoio rossonero: non sarà di casa, ma se bussa non lo si lascia fuori…

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