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Il fuorigioco semiautomatico fa gridare allo scandalo in Champions: gol annullato per un alluce

Altro che ridurre i tempi delle decisioni degli arbitri e dare loro elementi di chiarezza: il nuovo fuorigioco semiautomatico fa già gridare allo scandalo in Champions League.
A cura di Paolo Fiorenza
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Con le 8 partite giocate mercoledì sera si è chiusa la prima giornata della fase a gironi di Champions League: tanti gol anche ieri, con Napoli e Barcellona a fare la parte del leone, ed il solito grande spettacolo offerto dalla massima competizione calcistica europea. Non sono mancate neanche le polemiche arbitrali ed a finire nel mirino è stato il nuovissimo fuorigioco semiautomatico, che dopo l'esordio in occasione della Supercoppa tra Real Madrid e Eintracht Francoforte è stato introdotto ufficialmente anche in Champions.

Il SAOT, acronimo di Semi-Automated Offside Technology, sarà poi utilizzato anche ai Mondiali nel torneo che andrà in scena a fine anno in Qatar. Insomma indietro non si torna nell'utilizzo della tecnologia per dare una mano all'arbitro, al quale toccherà comunque sempre l'ultima parola. Non a caso manca la dizione "automatico": le numerose telecamere che ricompongono i modelli tridimensionali dei giocatori e il sensore posto nel pallone forniscono tutti gli strumenti per ricostruire in maniera precisissima lo sviluppo di ogni azione.

L'obiettivo è ridurre al massimo i tempi di attesa per le decisioni su casi controversi, ma la realtà delle cose dice che pur che con immagini di nuova generazione la sosta dell'arbitro al monitor del VAR può essere laboriosa e approdare a decisioni contestate, come accaduto nel corso del match vinto di misura per 1-0 dal Brugge sul Bayer Leverkusen in virtù della rete segnata nel primo tempo da Abakar Sylla.

A far discutere, arrivando a definirlo "ridicolo", è il gol annullato ai tedeschi ad un quarto d'ora dalla fine per un fuorigioco davvero infinitesimale, certificato dall'arbitro bosniaco Peljto dopo aver visionato a bordo campo la ricostruzione fatta dall'Intelligenza Artificiale. Immagini mostrate in tempo reale anche in TV allo scopo di apportare un elemento di ulteriore limpidezza e che hanno sortito l'effetto opposto, scatenando un fiume di polemiche.

La rete era stata messa a segno da Jonathan Tah con un tocco di testa su cross dalla trequarti, ma secondo il modello tridimensionale elaborato dall'AI il difensore del Leverkusen aveva la punta del piede avanti a quella di un avversario. Una circostanza che davvero si fa fatica a riscontrare pur guardando bene le immagini fornite. Fatto sta che la squadra di Diaby e Schick, che aveva primeggiato per possesso palla e tiri in porta, torna a casa con zero punti, iniziando in salita il proprio cammino in Champions.

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