Il calvario che ha accompagnato Beckenbauer fino alla morte: la malattia lo ha dilaniato nel corpo e nell’anima
La terribile notizia è stata annunciata ufficialmente lunedì 8 gennaio 2024, alle 17:12: domenica 7, Franz Beckenbauer è morto all'età di 78 anni. Uno shock per il mondo del calcio e dello sport il sapere di aver perso uno dei suoi più grandi interpreti di sempre, riconosciuto a livello globale come il "Kaiser" appellativo che gli è sempre calzato a pennello, dentro e fuori ai campi di gioco. Ma ultimamente, le sue condizioni erano irreversibili, di quel grande uomo e giocatore non ne stava rimanendo che l'ombra, offuscata da sofferenze personali atroci, operazioni ripetute, un decadimento psicofisico che lo aveva lentamente ma inesorabilmente escluso dalla vita pubblica.
Il comunicato è stato diffuso con una nota ufficiale da parte dei suoi cari: "È con profonda tristezza che annunciamo che mio marito e nostro padre, Franz Beckenbauer, sono morti serenamente nel sonno ieri, domenica, circondato dalla sua famiglia. Vi chiediamo di poter piangere in silenzio e di astenervi dal fare domande". Il fulmine finale, in un cielo tutt'altro che sereno che da tempo aveva alzato enormi nubi sulla vita del ‘Kaiser' Beckenbauer, ritiratosi a vita privata in condizioni fisiche che avevo ciclicamente preoccupato ad ogni bollettino medico diramato.
I problemi erano iniziati più di quattro anni fa, quando venne colpito da un infarto oculare che lo costrinse ad una serie di operazioni con il risultato di aver perso la vista da uno dei due occhi. Un problema che ne limitò le presenze pubbliche e su cui lo stesso Beckenbauer, provò a ironizzarci su: "Da un po' di tempo ho qualche problema di salute, e questo è risaputo. Recentemente sono stato in una clinica specialistica perché mi hanno diagnosticato un problema di circolazione all'occhio" aveva raccontato nel 2019. "Ho avuto un infarto oculare. Dall'occhio destro vedo poco o niente. Non vi arrabbiate quindi se non vi vedo e vi sbatto contro".
Una situazione devastante in cui aveva dovuto fare i conti anche con problemi al cuore e ad una degenerazione cognitiva che lo aveva perseguitato negli ultimi anni, colpendolo con il morbo di Parkinson prima e una demenza progressiva poi che ne aveva messo a dura prova e poi all'angolo la memoria, riducendolo, come aveva testimoniato il fratello Walter lo scorso aprile, in condizioni da non poter più apparire in pubblico.
Situazioni al limite sul fronte fisico che avevano costretto il "Kaiser" a gettare la spugna, afflitto e dilaniato nell'animo anche da una delle più atroci quando nel 2015 dovette affrontare la scomparsa del figlio Stephan, a soli 46 anni, il primogenito di cinque fratelli, morto a seguito di una lunga malattia. Un dolore da cui Beckenbauer mai più si riprese del tutto e con cui fu costretto a convivere.