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I tifosi del Nantes sbattono in faccia l’incubo a quelli della Juve, coro allo Stadium: “Serie B”

I tifosi del Nantes per il pareggio in casa della Juventus e dopo il fischio finale è partito anche lo sfottò nei confronti dei bianconeri e delle loro vicende extra campo.
A cura di Vito Lamorte
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Il Nantes ha strappato un pareggio insperato nella gara d'andata dei playoff di Europa League in casa della Juventus. I bianconeri si erano portati in vantaggio con Vlahovic e avrebbero potuto incrementare il divario ma  la sfortuna e qualche errore arbitrale hanno aperto la strada al pareggio di Blas per gli uomini di Antoine Kombouaré, che ora vogliono giocarsi le loro chance nella sfida casalinga al ritorno.

Les Canaris ha subito per quasi tutto il match l'iniziativa della Vecchia Signora ma alla prima occasione utile sono riusciti a battere Szczesny e a portarsi a casa un risultato assolutamente non sperato alla vigilia.

Grande gioia da parte dei tanti tifosi del Nantes arrivati a Torino per seguire la squadra gialloverde: oltre ad aver cantato per tutta la durata del match a supporto dei propri beniamini, i fan di una delle squadre francesi più titolate hanno fatto partire un coro di presa in giro nei confronti della Juventus che non è stato molto apprezzato dai presenti allo Stadium.

Dopo il fischio finale i supporter de Les Canaries hanno iniziato a cantare "Serie B, Serie B, Serie B" in riferimento alla vicende extra campo del club bianconero.

La Juventus è stata penalizzata di 15 punti dalla Corte d'Appello della Federcalcio in merito al caso delle plusvalenze fittizie riaperto con accoglimento dell'istanza di revocazione da parte del tribunale di secondo grado guidato da Mario Luigi Torsello. Dopo oltre quattro ore di Camera di consiglio, la Corte non solo ha accolto la richiesta di rimettere sul banco degli imputati il club bianconero ma ha anche aumentato le pene che aveva chiesto il capo della procura Giuseppe Chinè (aveva chiesto 9 punti di penalizzazione).

Una vicenda che non si è ancora conclusa, visto che bisogna attendere l'esito del ricorso al Collegio di Garanzia del CONI che potrebbe confermare la decisione della Corte o rispedirla al mittente. I legali della Juventus stanno lavorando ma, intanto, devono prepararsi anche all'udienza preliminare per l'inchiesta Prisma sui conti del club fissata per il prossimo 27 marzo di fronte al giudice Marco Picco. All'inizio di dicembre la procura di Torino aveva chiesto il rinvio a giudizio per dodici persone, compreso il presidente dimissionario del club bianconero Andrea Agnelli.

Dopo i 15 punti di penalizzazione derivanti dall'inchiesta sulle plusvalenze fittizie, la Juventus deve ora affrontare un altro capitolo legale: la manovra stipendi. I bianconeri possono incorrere in altre sanzioni e con essi anche i giocatori coinvolti.

Che cos'è la manovra stipendi di cui tanti si parla in merito all'inchiesta Prisma? Poco dopo lo scoppio dell'emergenza Covid, la Juventus stipulò di fatto accordi privati con i calciatori e annunciò che i giocatori avrebbero rinunciato a quattro mensilità, risparmiando quindi ben 90 milioni di euro. Qualcosa, però, non quadrava e dagli interrogatori con alcuni giocatori è emerso un quadro diverso: il club bianconero non avrebbe pagato solamente una di queste quattro mensilità, mentre le altre tre le avrebbe fatte pervenire ai calciatori tramite bonus e integrazioni.

I giocatori erano a conoscenza di questa situazione, tanto che hanno firmato con il club un accordo segreto che non sarebbe mai dovuto essere divulgato. La Serie A poi riprende con regolarità ma l'emergenza epidemiologica non si placa, e arriva una seconda tranche della manovre stipendi. I giocatori, con accordi privati e non più di gruppo, avrebbero firmato per lo spostamento di quattro mensilità. Il trasferimento di uno stipendio a un'altra data non è un illecito, a patto che questo venga messo correttamente a bilancio, e la Procura federale ha indagato proprio su questo. Il periodo preso in esame va dal 2019 al 2021 e, secondo chi conduce le indagini, c'è una differenza importante tra ciò che è stato dichiarato e ciò che di fatto era reale.

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Ci sono due casi in cui potrebbe arrivare la punizione più severa nei confronti del club bianconero, ovvero la retrocessione: qualora si accertasse che l'illecito amministrativo è stato decisivo per far ottenere l'iscrizione al successivo campionato, allora si rientrerebbe nella casistica prefigurata dal secondo comma dell'articolo 31 del Codice di Giustizia Sportiva della FIGC; oppure per la somma delle penalizzazioni tra la ‘vicenda plusvalenze' e la ‘manovra stipendi'.

Non resta che attendere il modo in cui si evolveranno entrambi i filoni ma, oltre a giocare con questa scure sulla testa, la Juventus deve subire anche gli sfottò da parte degli avversari per questa situazione. Non è per nulla semplice.

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