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Gravina sull’obbligo vaccino per la Serie A: “La presenza di no vax è un rischio troppo alto”

Il presidente FIGC pronto a fare richiesta al Governo: “Al momento percentuale no vax attorno al 5% ma non possiamo vanificare gli sforzi fin qui compiuti”.
A cura di Alessio Pediglieri
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La Federcalcio si muove verso la possibilità concreta di presentare una richiesta al Governo perché i calciatori professionisti vengano tutti vaccinati. Una decisione che è al vaglio e che è stata confermata dal Presidente Gabriele Gravina a margine dell'ultimo consiglio federale dove si è discusso, tra i tanti temi in agenda, anche la questione legata alla pandemia e alle vaccinazioni. Un tema sensibile che è esploso in altre realtà europee in tutta la sua forza, creando tensioni e problematiche che il numero uno del calcio italiano ha sottolineato dirigersi in una direzione che va "al di là dei protocolli".

In Germania, il tema dei giocatori no vax è all'ordine del giorno. Un problema non da poco che sta vedendo coinvolti diversi nazionali e giocatori di prima fascia che hanno rifiutato la vaccinazione e sono incorsi nelle conseguenze decise dalla Federcalcio tedesca e non solo. Sul fronte "Nazionale" il ct Flick è propenso a escludere i non vaccinati, mentre tra i club serpeggia la tolleranza zero: il Bayern Monaco ha decurtato lo stipendio a Kimmich, contagiato dal Covid e senza vaccino, una ‘linea' sposata anche da altre società come l'Hertha Berlino. In Inghilterra il tema no vax è altrettanto vivo: mentre la Nazionale si difende da accuse e polemiche, nell'Arsenal è scoppiato il caso dei giocatori non vaccinati che rischiano di mettere in seria difficoltà l'intera squadra.

Il 'caso' del no vax Joshua Kimmich: il Bayern Monaco gli ha tagliato lo stipendio
Il ‘caso' del no vax Joshua Kimmich: il Bayern Monaco gli ha tagliato lo stipendio

E in Italia? Qual è la situazione attuale dei giocatori no vax in Serie A? Purtroppo la situazione non è perfetta ma appare decisamente migliore rispetto alle altre realtà sopra citate. I no vax non mancano: lo ha dichiarato il medico del Bologna e lo Spezia aveva denunciato l'ultimo contagio interno per la presenza di alcuni no vax. Ma c'è anche chi è riuscito a vincere la propria battaglia, come la Lazio di Lotito che ha vaccinato l'intero gruppo squadra. Lo stesso Gravina ha definito il punto: "Abbiamo una percentuale attorno al 4, 5% di giocatori che non hanno il green pass da vaccino. Ma per alcuni di loro ciò dipende dal fatto che ne hanno ricevuto uno non riconosciuto nel nostro Paese".

Una situazione allarmante, ma al momento sotto controllo. Ciò non significa per il Presidente e la FIGC che non si debba intervenire: "Ho chiesto all'Aic e alle Leghe di sensibilizzare i calciatori con un'opera di persuasione. Verificheremo". L'intento dunque, è quello di fare in giro di vite e far sì che la situazione non sfugga di mano: "Se emergerà un numero che non mette in sicurezza il mondo del calcio a quel punto chiederemo al Governo un provvedimento. Al di là dei protocolli, se alcuni giocatori o tesserati no vax entrano nello stesso spogliatoio degli altri il rischio è altissimo. Non ci possiamo permettere una nuova debacle dopo tutti i sacrifici compiuti"

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