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Donnarumma: “I tifosi sono importanti, bisogna saper accettare le critiche”

Nell’intervento sul canale Twitch di Justees, Donnarumma abbassa i toni rispetto alla tensione di questi giorni e tende una mano ai tifosi che lo hanno duramente criticato per il tira e molla su contratto e rinnovo. “Quando sono presenti danno tanto e nei momenti di difficoltà possono dare l’adrenalina per spingere di più e portare a casa il risultato. Li aspettiamo”.
A cura di Maurizio De Santis
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"I tifosi sono importanti". E ancora: "Bisogna anche saper sopportare le critiche anche quando le cose non vanno bene". E di critiche, Gianluigi Donnarumma, ne ha ricevute a iosa in questo periodo e nell'intervento sul canale Twitch di Justees abbassa in toni rispetto all'esasperazione di questi giorni che ha definito non facili. "Purtroppo ultimamente non ci sono, ma quando sono presenti danno tanto e nei momenti di difficoltà possono dare l'adrenalina per spingere di più e portare a casa il risultato. Li aspettiamo". Ciclicamente, ogni volta che la questione contrattuale torna a galla, riparte puntuale il tormentone sul futuro, il tira e molla tra il suo agente (Mino Raiola) e il club, si rinfocolano malumori mai sopiti della tifoseria nei confronti del portiere che un giorno bacia lo stemma e la maglia e un altro finisce nel mirino perché la scambia – sorridente – dopo una sconfitta pesante in campionato contro la Lazio.

All'acme della tensione ci sono due episodi emblematici della situazione che l'estremo difensore sta vivendo. Due dettagli che scandiscono la condizione di turbolenza nella fase più delicata della stagione, con il Milan intento a non fallire la qualificazione alla prossima edizione della Champions. Prima l'appostamento sotto casa da parte di un gruppo di sostenitori, che chiedeva un incontro ‘chiarificatore', poi il picchetto dinanzi al centro sportivo affinché il calciatore uscisse a discutere, a dire con certezza cosa voglia fare.

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Firmare il rinnovo oppure andare via, l'aut aut intimato a Donnarumma con un diktat ulteriore: "Se non metti nero su bianco, allora è meglio che non giochi contro la Juventus". Un messaggio che la società ha rispedito al mittente attraverso le parole di Paolo Maldini, definendo inaccettabile questa forma di ricatto/pretesa urlato in faccia al portiere il disappunto per le richieste economiche. Il Milan ha messo sul piatto 8 milioni di euro per i prossimi 5 anni e una clausola liberatoria da 30/35 milioni che può scattare in caso di mancata qualificazione alla Champions. Il suo procuratore ha risposto picche e alzato la posta in palio: 10 milioni di euro, è la soglia indicata per sedersi a trattare intorno a un tavolo. Diversamente, ascolterà altre proposte. Una su tutte, quella della Juventus che ha individuato Donnarumma quale numero uno del futuro.

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